L’Europa non perda il treno della digitalizzazione

19/10/2009 22:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Da Bruxelles un monito a tutte le parti coinvolte perché Google Books non superi a destra ogni iniziativa condivisa sulla scansione dei testi.

Da Bruxelles un monito a tutte le parti coinvolte perché Google Books
non superi a destra ogni iniziativa condivisa sulla scansione dei testi.
 
La Commissione Europea apre alla scansione dei libri da mettere a disposizione online, come fa Europeana.

Il commissario Viviane Reding vuole una discussione generale sull'argomento, dopo che Google ha messo i "piedi nella minestra" settimana scorsa a Francoforte, con l'annuncio a voce di Google Editions.

Le biblioteche digitali offriranno ai ricercatori ed ai consumatori di tutta Europa nuovi strumenti per accedere alla conoscenza, ma c'è da risolvere più di un problema sui diritti d'autore. Il Vecchio Continente non può rimanere indietro, alla luce dell'accordo raggiunto da Google negli USA.

La Reding osserva: "bisogna garantire che la digitalizzazione dei libri avvenga conformemente alla legislazione europea in materia di diritti d'autore e nel pieno rispetto della diversità culturale europea. L'Europa, dotata di un ricco patrimonio culturale, ha molto da offrire e da guadagnare con la digitalizzazione dei libri. Se agiremo con prontezza, le soluzioni europee promotrici della competitività per la digitalizzazione dei libri potranno senz'altro diventare operative prima delle soluzioni attualmente previste negli Stati Uniti con l'intesa su Google Books".

La Commissione lancerà un dialogo fra parti interessate per trovare valide soluzioni affinché i diritti possano essere concessi in modo semplice e poco oneroso, in modo da consentire una digitalizzazione su ampia scala e permettere alle collezioni delle biblioteche ancora protette da diritti d'autore di essere divulgate on line. Ciò riguarda al tempo stesso le opere esaurite e le opere orfane, ovvero le opere per le quali è impossibile identificare o localizzare il proprietario.

Solo in settembre da Bruxelles arrivava l'indicazione che si diffondessero i libri online solo per quei titoli non più a catalogo.



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