Le principali guide italiane su Snow Leopard

09/11/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Chi ancora ama sfogliare i manuali di carta ha due ottime scelte sugli scaffali delle librerie italiane. Prodotti originali e non tradotti. Un po' meno pagine ed immagini a colori avrebbero giovato.
Dal 28 agosto è disponibile il nuovo sistema operativo di Apple, il primo senza uno straccio di manuale per assistere chi si trova un po' spaesato (visto che sono in molti ad approcciare il Mac dopo anni di Windows).

07610c_manualeleopardApple lo fornisce ma, in un perfetto spirito ecologista, non lo stampa e preferisce includere nel DVD del Mac OS X 10.6 Snow Leopard solo il PDF da 69 pagine, copertine comprese ed in formato 12 x 12 cm. L'ultimo prodotto a Cupertino è datato 2007 ed è relativo al precedente Mac OS X 10.5 Leopard (illustrato a lato con il dono della sintesi e belle foto).

Sembrerebbe che non ci voglia quindi una gran scienza per usare un Mac, come da sempre c'insegna l'azienda di Cupertino tutto deve funzionare bene, essere semplice ed intuitivo appena si preme "on". E' dal 1984 che, seppur con alti e bassi, Apple segue questa filosofia.

Tuttavia per approfondire qualcuno vorrà gradire leggere, magari su carta, una guida completa che non lasci indietro un solo aspetto del più completo sistema operativo tra quelli client attualmente sul mercato. Ecco che già fin dalle versioni beta di Mac OS X 10.6 alcuni esperti si sono messi a studiare la "creatura", da qualche settimana sono nelle librerie i loro lavori: "Mac OS X Snow Leopard – La grande guida" (Mondadori Informatica, ISBN 9788861142046, 416 pagine, 40 euro) e Mac OS X Snow Leopard – Guida completa (Apogeo, ISBN 9788850328512, 528 pagine, 39 euro).

La prima è stata redatta da Matteo Discardi e la seconda dalla coppia Luca Accomazzi & Lucio Bragagnolo. Firme note.

I tomi sono pesanti, non per la lettura che invece è alla portata di tutti. Strabuzzeranno gli occhi gli utenti dei Windows che sono sempre stati sommersi da manuali che indorassero loro la pillola, questi aiutano a maneggiare nel migliore dei modi l'OS di Apple.

Il volume di Accomazzi & Bragagnolo va subito al punto, si parte dall'installazione con il DVD e si prosegue fino alle istruzioni da Terminale e le scorciatoie di tastiera. Discardi fa invece una breve introduzione al mondo Apple fin dai tempi antichi, con qualche accenno sull'hardware e sui servizi di ultima (penultima, ma è inevitabile) generazione.

Nella guida edita da Apogeo c'è sempre il comodo "suggerimento" che esce dallo spiegazione cruda, chi usa il Mac tutti i giorni e sa dove mettere le mani dà le dritte giuste.

Il Mac è stato messo alla frusta da Discardi, in qualche occasione, per dimostrare le reali potenzialità del computer e del suo sistema operativo, esemplare lo screenshot di Exposé con quasi 300 miniature di finestre aperte.

Per tutti e due è stato un vero peccato (degli editori) stampare i libri solo in bianco/nero, in molti casi sono scurissime le immagini prese dallo schermo del computer, certamente studiato per essere osservato a colori. Screenshot spesso mortificanti. E' chiaro che i costi sarebbero saliti, ma i circa 40 euro dei libri non ci sembrano nemmeno pochi (alcuni rivenditori online fanno un po' di sconto).

Simpatici i titoli "non c'è bisogno di capire un'H(.264)", "io speriamo che me la cavetto" o "più che in rete, irretito" di Accomazzi & Bragagnolo, per alleggerire un po' la lettura. Utili le tabelle di produttori di accessori che, si vede, non sono fatte per inchinarsi a qualche sponsor amico, ma sono i veri marchi leader del settore.

Ad iTunes il libro di Discardi dedica un intero capitolo, fa bene perché se c'è un cavallo di troia che in questi anni ha portato ad usare il Mac molti nuovi utenti è stato l'iPod prima e l'iPhone dopo, il software obbligatorio per questi dispositivi mostra tutta la filosofia di Apple a chi non aveva ancora "visto la luce". Il tema è assente nel libro di Accomazzi & Bragagnolo, che invece si soffermano su Terminale, X11 ed i vari filesystem (compreso l'appena defunto ZFS, che invece viene considerato il futuro), argomenti che fanno molto geek con gli occhiali di plastica rotti nel mezzo e tenuti insieme dallo scotch bianco.

Mentre Discardi, della calcolatrice compresa nel Mac OS X, ci svela in due pagine la versione compatta/estesa/scientifica e con capacità di cambio valutario aggiornato, Accomazzi & Bragagnolo ne fanno un breve accenno e ricordano che è comunque possibile usare il Terminale per fare 23 diviso 7 con dei "comodi" comandi UNIX.

Pochi i suggerimenti che dà Discardi per collegamenti su Internet, ormai imprescindibili per chi usa un computer, ancora di più per un Mac che tanto interagisce online.

Valide guide tutte e due, una più sbilanciata sul completo analfabeta di Mac (quello di Discardi) e l'altra (di Accomazzi & Bragagnolo) che vuole essere d'aiuto a chi si trova davanti a potenzialità nascoste, certamente da sfruttare.

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