L’attesa snervante è finita, oggi arriva iPhone

29/06/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Finalmente è arrivato il giorno del lancio del primo telefono cellulare di Apple, la gestazione è durata tre anni e le premesse sono sfavillanti. Dopo tante parole spese oggi i fatti. Mancano 11 ore. Aggiornato.
E' da quasi sette mesi che Apple ha ufficialmente annunciato l'iPhone, è molto di più che se ne parlava favoleggiando qualunque cosa, oggi arriva sul mercato statunitense.

02237b_partnershipesclusivaE' tutto pronto a quanto pare: Apple ha fornito ogni giorno un dettaglio in più in modo da assimilarlo completamente, AT&T Mobility (la telecom wireless esclusiva negli USA per cinque anni, dopo aver assorbito Cingular) si è organizzata per fornire una rete all'altezza delle aspettative, i clienti non vedono l'ora di comperarne uno e fin dallo scorso lunedì sono in fila fuori dai negozi.

Un panorama che dovrebbe suggellare quelle aspettative da "più grande lancio nella storia" che l'azienda di Cupertino aveva promesso.

Manca ancora un tassello fondamentale: iTunes 7.3, che è dato come un requisito fondamentale per l'attivazione e sincronizzazione dell'iPhone e Apple ancora non lo ha rilasciato per Mac e Windows. Dovrà succedere obbligatoriamente in queste ore (forse era meglio farlo prima).

Ma la maggior preoccupazione qual è? AT&T sarà in grado di soddisfare le necessità dell'iPhone in USA? Ecco allora che il tema viene affrontato direttamente.

Tre delle quattro testate che hanno avuto la possibilità di provare l'iPhone in anticipo (New York Times, USA Today e Wall Street Journal) ora hanno anche potuto intervistare congiuntamente i due massimi dirigenti delle aziende coinvolte, Steve Jobs per Apple e Randall Stephenson per AT&T.

"Abbiamo lavorato per molti mesi (gli sviluppi sono iniziati tre anni fa) e adesso ci siamo, gli iPhone sono nei negozi, non basteranno ma miglioreremo le scorte" dice Jobs.
"Con l'iPhone cambieranno le carte in tavola per il nostro settore, la gente cambierà la mentalità sui dispositivi portatili" è la sensazione di Stephenson.

"Due anni e mezzo fa Apple cominciava a discutere con AT&T (allora Cingular) per creare un proprio MVNO – Mobile Virtual Network Operator sulla rete AT&T ma poi abbiamo deciso che Apple dovesse fare Apple e che AT&T dovesse fare AT&T" rivela Steve Jobs.

Sulla scelta della rete EDGE al posto di altre tecnologie il CEO di Apple motiva così: "il sistema è ottimo per scaricare la posta quando non si ha a disposizione una rete Wi-Fi, i BlackBerry venduti da AT&T lo hanno fatto finora, in USA la rete EDGE è più diffusa del 3G e comunque un eventuale chip di questo tipo avrebbe consumato troppa energia della batteria, ma con l'evoluzione tecnica c'è da sperare che le cose cambino presto". Gli fa eco Stephenson: "abbiamo investito 16 miliardi di dollari negli ultimi due anni per migliorare la rete, non siamo affatto preoccupati della capacità del network di gestire questo quantitativo di dati, la rete è pronta".

Secondo alcuni utilizzatori la rete 2.5G di EDGE fornita oggi da
AT&T raggiunge una banda di 264 Kbit al secondo con una latenza di
0,917 secondi.

L'iPhone dotato di chip per il Wi-Fi si collegherà automaticamente a queste reti wireless quando disponibili, privilegiandole su altre, per poter usufruire di un collegamento ad Internet il più veloce possibile.

Stephenson dice dell'iPhone: "questo è un apparecchio particolare e non avrebbe senso vendere una tariffa per la voce separata da quella per i dati".

La mancanza del supporto delle cosiddette "corporate email" è una non preoccupazione per Steve Jobs: "nelle prossime settimane ci saranno novità, stiamo facendo dei test con alcune maggiori aziende".

Tra gli altri temi è stato affrontato anche quello delle telefonate VoIP sull'iPhone e Jobs ha risposto che secondo Apple questa non è una delle funzioni fondamentale (forse dando di gomito a Stephenson mentre lo diceva? ndr), tuttavia altri la vedono diversamente e stanno lavorando su questo, specialmente su client VoiP basati sul web.

Perché scegliere le ore 18 per il lancio? Steve Jobs, a ormai poche ore di distanza da questa attesa scadenza, spiega che "la gente ha smesso di lavorare e torna a casa, non volevamo che qualcuno prendesse dei permessi per andare a comperare l'iPhone, così tutti avranno le stesse chance" aggiungendo "abbiamo rispetto per tutti quelli che si sono messi in fila in questa occasione, non è la prima volta che succede per i prodotti di Apple".

Mancano solo 11 ore per la costa est degli Stati Uniti.

Parte dell'accordo tra Apple ed AT&T è anche l'inizio delle vendite delle carte pre-pagate per l'iTunes Store presso tutti i punti vendita AT&T, nei tagli da 25 e 50 dollari.

Alla domanda su quando l'iPhone andrà in vendita all'estero Jobs si trincera dietro ad un "non abbiamo annunci da fare in questo momento". Ma in gennaio il CEO di Apple aveva detto che per l'Europa il periodo sarebbe stato il quarto trimestre mentre per l'Asia il 2008. Se li rimangia?

02237c_applestoreonline

Aggiornamento del 30/06/2007: sono da poco trascorse le 3 di notte e l'Apple Store online, dopo un discreto periodo di chiusura in attesa delle ore 18 sulla costa ovest degli Stati Uniti, come promesso, ha riaperto i battenti ed ha messo in vendita iPhone ed accessori. Tutto ordinabile subito (al massimo due iPhone per cliente, anche online) ma i prodotti verranno consegnati tra 2 o 4 settimane. L'iPhone da 4 GB è qui, quello da 8 GB qui. L'affollamento dei server è stato visibile con un discreto rallentamento delle pagine e, tra le 3:07 e le 3:08, addirittura l'Apple Store è andato in tilt, mostrando solo l'errore "Http/1.1 Service Unavailable".



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