La spiegazione postuma di Apple su cosa si può fare con FCP X

29/06/2011 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Tanto rumore delle unghie di chi si arrampica sugli specchi di Cupertino, in estrema difesa di una ciambella riuscita senza il buco. Pazienza, si può sbagliare, ma i rimedi sembrano peggiori che una mesta ritirata con tante scuse.
Apple tenta di correre al riparo dalle devastanti critiche e proteste che si sono scatenate su Final Cut Pro X.

Più o meno quello che era stato detto (non un verbo scritto a caso) al New York Times di pubblicare giovedì scorso è stato dato in pasto agli utenti del sito di Apple, ma sempre e solo in inglese.

Una FAQ su cosa si può fare e cosa no con questo applicativo, destinato ai professionisti dell’editing video, dovrebbe mettere in guardia i clienti dal non fare un incauto acquisto. Certo sarebbe stato più utile leggerlo subito e non dopo, così ha tutto il sapore della sconfitta.

Per l’estate Apple promette già nuovi aggiornamenti, qualcuno salterà le ferie per lavorare su un software ritenuto sbagliato da molti.

Le cose sono precipitate quando sono emersi i primi “eccezionali” rimborsi non previsti da Apple, l’assenza del diritto di recesso (negato in tutto il mondo, tranne in Taiwan) non lo prevederebbe. Il danno d’immagine (per non citare la petizione a spingere Apple a vendere il programma a chi è capace di svilupparlo meglio) c’è già stato, ma a Cupertino sperano che non ci sia anche il danno al portafogli.

Il problema è che tra poco arriverà Lion, avranno sconvolto tutto da dispiacere anche in questo caso molti utenti, con il verbo del rinnovamento a tutti i costi? Speriamo proprio di no.



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