La mappa mondiale del virus

12/03/2007 18:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001McAfee ha condotto un'indagine globale sul rischio delle attività Internet delle varie nazioni. La classificazione SiteAdvisor indica l'Italia come il 38esimo paese più a pericoloso.

McAfee ha condotto un'indagine globale sul rischio delle attività Internet delle varie nazioni. La classificazione SiteAdvisor indica l'Italia come il 38esimo paese più a pericoloso.
 
La mappatura del web a cura di McAfee SiteAdvisor è stata appena pubblicata.

Gli esperti della sicurezza di Santa Clara indicano, per ogni nazione nella quale sono stati testati oltre 2.000 domini di primo livello (sono 256 TLD compresi i .com, .info, .biz, .net, .name, .org, .edu e .gov), i dati relativi al rischio d'utilizzo di Internet per il mese di gennaio 2007.

La mappa interattiva mostra, con diversi colori, il livello di sicurezza nell'uso della posta elettronica, dei download o dello sfruttamento dei domini.

Gli utenti di Intenet "cliccano" 555 milioni di volte su siti rischiosi che hanno domini apparentemente sicuri come .de o .uk.

01702b_siteadvisorsettebitSiteAdvisor è un utile strumento da installare sul browser (purtroppo non ancora Safari, ma FireFox è compatibile, ndr) che, posizionato in un angolo della finestra, si accende di verde (sito sicuro), giallo (sito poco sicuro) o rosso (sito insicuro), aiutando il navigatore a conoscere quale rischio sta affrontando. SiteAdvisor ha analizzato il 95% del traffico mondiale (8,1 milioni di siti), riconoscendovi gli adware, spyware, virus, exploit, spam, pop-up e affiliazione ad altri siti classificari come "rossi".

Anche i risultati di un motore di ricerca possono indicare tale livello… come si vede dall'immagine accanto setteB.IT è un sito sicuro.

I siti .fi (Finlandia) hanno un incidenza di "rossi" pari allo 0,1% mentre quelli .tk (isola di Tokelau) del 10,1%. La media mondiale dei "rossi" o "gialli" si assesta al 4,1%. Chi naviga tutti i giorni solo sui siti finlandesi dovrà attendere 318 giorni prima di raggiungere un sito a rischio.

Il dominio nazionale più rischioso è .ro (Romania) con il 5,6% e .ru (Russia) con il 4,5%. Quelli meno pericolosi sono nordici: dopo la Finlandia i meno rischiosi sono .no (Norvegia) con lo 0,16%, .se (Svezia) con lo 0,21%, .is (Islanda) con lo 0,19% e .ie (Irlanda) con lo 0,11%. In Scandinavia esistono regolamentazioni molto restrittive.

L'Italia, con il suo .it, si classifica complessivamente 38esima. Fanno meglio di noi l'Olanda (31esima) e la Germania (33esima). La Gran Bretagna è invece classificata 51esima e il Giappone 57esimo.

In Asia, isole di Tokelau e Samoa a parte, i siti più rischiosi sono quelli cinesi con il 3,7%. In America gli USA (con il dominio .us) raccolgono il 2,1% di siti rischiosi, seguono i venezuelani con l'1,5%.

Le piccole nazioni di Tokelau (.tk) e di Niue (.nu) concedono i domini gratuitamente. Le blacklist sono piene di tali domini.

McAfee ha scoperto che fornire un indirizzo email ad un sito con dominio .info (il TLD generico più pericoloso) siginifica essere sommersi da spam nel 73,2% dei casi.

I domini .gov (disponibili solo alle agenzie governative USA) sono in assoluto i più sicuri. I domini .biz sono rischiosi perché disponibili immediatamente, gli altri solitamente lo sono dopo 24 ore d'attesa.

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