In App Store l’Intifāda palestinese contro Israele non piace

21/06/2011 18:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple ha approvato l’applicazione che istiga alla ribellione verso Israele, come al solito manca cultura internazionale per valutare attentamente cosa viene proposto. Aggiornato.
Scoppiano pandemoni incredibili quando ci sono dibattiti su quali applicazioni possono essere approvate o meno in USA da Apple, ma poi quando si passa all’estero c’è il deserto di competenze a Cupertino.

25-11294b_intifada3Mesi fa si è infatti dibattuto ai massimi livelli di un disegnatore di vignette, invece sono passate tranquillamente sotto alle maglie della censura di Apple software su Mussolini e sui peggiori stereotipi italiani.

Ecco che scoppia un altro caso internazionale: un ministro israeliano chiede di eliminare l’applicazione gratuita ThirdIntifada dall’App Store.

Secondo l’agenzia AP – Associated Press il ministro dell’informazione Yuli-Yoel Edelstein avrebbe scritto a Cupertino una richiesta ufficiale per eliminare il software che raccoglie notizie, le condivide tra gli interessati e poi li iuta ad organizzare rivolte e sollevazioni palestinesi contro Israele. Naturalmente non abbiamo intenzione di schierarci, ma se le proteste sono legittime in paesi democratici, le sanguinose rivolte sono altra cosa.

La prima Intifāda risale al 1987 e la seconda al 2000, questa terza Intifāda (a cui fa riferimento il software) è stata invocata da Hamas a seguito della guerra di Gaza.

Non chiedeteci cosa ci sia scritto in arabo nelle varie pagine dell’applicazione (dalla quale si possono anche ascoltare canzoni), ma se questo può essere ammesso per noi lo è un po’ meno per Apple. Che si doti di persone capaci di valutare in ogni nazione, per lingua e cultura, cosa può essere approvato e cosa no.

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Ricordiamo che le linee guida di Apple per l’approvazione del software su App Store sarebbero molto rigide riguardo all’istigazione alla violenza.

Aggiornamento del 23/06/2011: nella notte tra mercoledì e giovedì l’applicazione è stata rimossa per violazione delle regole contrattuali (ma se n’è accorta dopo le proteste israeliane), fino al pomeriggio di mercoledì era ancora disponibile. Per chi l’aveva già scaricata, il software continua ad aggiornarsi regolarmente.

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