Google si è presa pure Marte

14/03/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

 La "hottest company" della Silicon Valley sta su un altro pianeta. Dopo le mappe della Terra e della Luna si passa direttamente al Pianeta Rosso.

La "hottest company" della Silicon Valley sta su un altro pianeta. Dopo le mappe della Terra e della Luna si passa direttamente al Pianeta Rosso.
 
Prima delle olimpiadi invernali di Torino i ragazzi di Google Earth aggiungevano alle mappe satellitari disponibili quella di Virtually Torino.

Ancor prima Google, con la sua ben nota diversificazione dal motore di ricerca migliore su Internet, aveva messo a disposizione attraverso Google Maps, le foto satellitari di tutto il pianeta Terra, oltre ai dettagli stradati di svariate aree del nord America, prima, poi quelli della Gran Breatgana e l’Irlanda.

Ieri (13 marzo, in commemorazione del compleanno di Percival Lowell, astronomo di fine ‘800, convinto dell’esistenza di canali su Marte dopo aver letto degli studi di Giovanni Schiaparelli, direttore dell’osservatorio di Milano-Brera) ha debuttato Google Mars, tutto dedicato al Pianeta Rosso, perlustrato da alcune sonde spedite lassù da Stati Uniti, Unione Sovietica ed Europa.

Si possono osservare le fotografie a infrarosso della superficie di Marte e la virtualizzazione delle montagne, dei canyon, dei crateri, con l’indicazione degli atterraggi di tutte le navi spaziali mandate in perlustrazione.

Google ha collaborato con i ricercatori della NASA Noel Gorelick e Michael Weiss-Malik dell’Università di Stato dell’Arizona.

Dal 20 luglio 2005 esiste qualcosa di analogo per la Luna.



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