Giappone, l’unione fa la forza negli LCD di piccole dimensioni

31/08/2011 11:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Le divisioni di Hitachi, Sony, Toshiba ed Innovation Network fanno tutt’uno per salvare l’industria giapponese dall’attacco di altre nazioni più aggressive. Resta fuori Sharp.
Nasce Japan Display, una joint venture tutta nipponica per la produzione di display di piccole dimensioni, come quelli delle foto/videocamere, degli smartphone e dei tablet.

A parte Sharp, partecipano i big giapponesi come Hitachi Displays (fatturato di 150,8 mld di yen ed Hitachi proprietaria al 75%), Sony Mobile Display (fatturato di 141,2 mld di yen) e Toshiba Mobile Display (fatturato di 209,6 mld di yen), con il 10% ciascuna, ma il grosso ce lo mette la semi statale Innovation Network Corporation of Japan con il 70% (al prezzo di 200 mld di yen).

Queste, assieme, hanno la capacità di controllare circa il 22% del mercato mondiale e di investire pesantemente in ricerca (anche nell’OLED, oltre che LCD) ed impianti di produzione.

Il settore è uno dei più interessanti nell’hi-tech attuale, specialmente per Apple che cerca partner affidabili, il Giappone deve difendersi dai produttori coreani (Samsung ed LG in testa) e non solo.



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