Day 1 del Google I/O: Wave, Chrome Web Store e WebM Project

19/05/2010 22:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Dall’avvio della conferenza per gli sviluppatori di Google fioccano le novità, le più importanti riguardano HTML5, i formati video per il web, l’apertura a tutti di Google Wave e la pianificazione del negozio delle applicazioni per il browser Chrome.
In serata il primo keynote del Google I/O 2010 è andato in scena al Moscone Center West di San Francisco, alla presenza di 5.000 sviluppatori da 66 nazioni.

Molti i temi trattati ma il “campione” era la presenza incombente del HTML5, tanto che uno degli speaker visti nello streaming in diretta indossava una maglia da hockey con scritto sul retro, al posto del nome e numero del giocatore, “HTML” e “5”.

20-08872b_googlewaveopenNon a caso vi abbiamo già raccontato di un pacchetto software aggiuntivo per Dreamweaver CS5.

Tra i tanti annunci della prima giornata c’è l’apertura di Google Wave, finora riservato ai soli inviti, per tutti gli interessati. Il sistema di comunicazione collaborativa, integrato tra posta elettronica, chat e wiki, presentato proprio allo scorso Google I/O, è ora parte delle Google Apps. Google spiega che se le prime versioni di Wave sembravano acerbe agli utilizzatori, ora dovrebbero riprovarle perché sono intervenuti importanti miglioramenti, come le notifiche via email, la rimozione di partecipanti aggiunti per errore, il supporto alle estensioni e la gestione dei permessi.

E’ stata annunciata l’intenzione di aprire un Chrome Web Store, sia per il browser (con 70 milioni di utenti) che per il sistema operativo. Il negozio delle applicazioni sarà in servizio entro la fine dell’anno e gli sviluppatori, esattamente come succede su App Store, potranno distribuire software gratuito oppure a pagamento. L’apporto delle sponsorizzazioni sarà importante per monetizzare tutta la struttura. Tutto basato sull’esperienza accumulata da App Store, ci saranno giornali, libri, giochi e software di vario tipo.

Arriva anche la Google font directory (beta) per l’installazione ed utilizzo di caratteri open source, letti dai server di Google.

Google, assieme ad altre compagnie come Mozilla, Opera, Adobe ed altre lancia WebM Project. Un nuovo formato multimediale open basato sul codec video VP8, che Google ha comperato da On2 Technologies pochi mesi fa (106,5 milioni di dollari), sul codec audio Vorbis e sul container Matroska. La nuova iniziativa mira a sconfiggere la codifica H.264 preferita da Apple ma vincolata da licenze d’uso MPEG-LA. Già YouTube lo utilizza per i filmati a risoluzione di almeno 720p. Il kit di sviluppo si scarica gratuitamente. I browser Firefox ed Opera hanno subito accettato la sfida, il formato di compressione sarà anche supportato da Internet Explorer 9, con il contributo dell’accelerazione hardware da parte dei chip AMD/ATI, nVidia, ARM, Texas Instruments e Qualcomm.

Tra i formati e standard alternativi a Flash (che Adobe continua a sviluppare nonostante l’adesione al codec di WebM Project) il Theora che vi abbiamo descritto qualche settimana fa ha lo svantaggio di non sfruttare l’accelerazione hardware, forndamentale sui dispositivi mobile per non consumare troppa energia dalle batterie. VP8 sarà abbracciato anche da Apple?

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