Ora Safari può essere legalmente installato sui PC

27/03/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple rivede la licenza, questa volta pensando anche agli utenti con un PC. Adesso i computer con Windows possono accogliere a braccia aperte il browser di Apple. Aggiornato.

Apple rivede la licenza, questa volta pensando anche agli utenti con un PC. Adesso i computer con Windows possono accogliere a braccia aperte il browser di Apple. Aggiornato.
 
Hanno agito rapidamente a Cupertino, dopo la nostra segnalazione di martedì sera l'ufficio legale di Apple ha riscritto le licenze per Safari.

Con la precedente versione era concesso solo ai computer marchiati Apple di installare il browser Safari.

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La nuova licenza che regola l'uso di Safari su Mac ora è la "EA0437" mentre per Windows è nata la "EA0424" datata 26/03/2008 (guarda caso).

Quella per Mac è rimasta sostanzialmente immutata permettendo l'installazione di Safari su "un computer marchiato Apple", quella per Windows ora riporta la dicitura "this License allows you to install and use one copy of the Apple Software on each computer owned or controlled by you" (questa licenza permette d'installare una copia del software Apple su ogni computer posseduto).

La differenza del legalese è ancora che su Mac si può considerare un solo computer per volta mentre su Win si può installare il software su tutti i computer controllati. Ma qui non si finisce più andando alla rincorsa di imprecisi termini legali.

La sostanza è che ora è legale installare Safari su computer con Windows, oltre che su quelli con Mac OS X. Sarà contento il nostro segnalatore che oggi si dedicherà ad installare Safari su tutti i PC della sua azienda, alternativamente ad Internet Explorer ed a Firefox.

Non fate riferimento alla licenza "incorporata" in Safari [3.525.13.0] perché è ancora quella vecchia.

Aggiornamento del 28/03/2008: leggiamo su Ars Technica che, con una certa superiorità, si vantano di essere quelli che hanno informato Apple dell'errore e che hanno ricevuto una telefonata di conferma della correzione. A parte che gli orari non tornano e a parte che la correzione è parziale ma, setteB.IT aveva informato anche Ars Technica dell'errore (ma loro si dimenticano di citare la fonte, pazienza) prima che si "accendesse la lampadina di Archimede" sopra al capo di Ken Fisher, era esattamente la notte tra mercoledì e giovedì.

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