Casa Bianca 2007: giornalisti e blogger sono uguali

03/05/2007 23:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il dibattito sull'utilità dell'Ordine dei Giornalisti prosegue da anni e non ci appassiona. Intanto altrove si riconosce ufficialmente che i giornalisti, i blogger e i reporter di Internet sono pari. Succede il giorno mondiale della libertà di stampa.

Il dibattito sull'utilità dell'Ordine dei Giornalisti prosegue da anni
e non ci appassiona. Intanto altrove si riconosce ufficialmente che i
giornalisti, i blogger e i reporter di Internet sono pari. Succede il
giorno mondiale della libertà di stampa.
 
Pur facendone parte e pagandone il prezzo (in tutti i sensi), non cominceremo su queste pagine una lunga critica al valore di avere alle spalle un ordine professionale come quello dei giornalisti.

Ma oggi, ancora per mezz'ora al nostro fuso orario, è il World Press Freedom Day. Succede, per iniziativa dell'ONU, fin dal 1993.

Abbiamo sempre considerato pari giornalisti (più o meno accreditati, a seconda dei paesi) e blogger, ma ancora in tanti fanno distinzioni.

Abbiamo visto in più occasioni quanti emeriti cialtroni firmano articoli o montano servizi televisivi senza la ben che minima competenza, ci sono blogger che hanno una cultura immensa e specializzata su miriade di argomenti.

Non è una tessera di cartone, con bollini annuali che arrivano ogni anno a febbraio, a dare pregio agli scritti.

Gli amici blogger, che spesso ci ispirano o svelano argomenti stuzzicanti, da oggi possono vantare una parte della dichiarazione ufficiale del Presidente degli Stati Uniti, nonostante tutto la maggior democrazia di questo pianeta: "condanniamo le vessazioni, le intimidazioni politiche e le persecuzioni che giornalisti, inclusi i blogger e i reporter di Internet, hanno incontrato in Cina, Egitto, Tunisia e Vietnam nonché gli omicidi non puniti di giornalisti in Libano, Russia e Bielorussia".

Bush dice "inclusi i blogger" nella categoria dei giornalisti.

D'ora in poi basterà sbandierarla davanti alle discriminazioni che i blogger ancora subiscono da più parti e l'unica vera cosa che conta è la conclusione della dichiarazione: "rendiamo omaggio alla stampa libera e alla sua dedizione al diritto della gente di conoscere la verità".



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