Botta e risposta tra Adobe ed Apple sulla clausola 3.3.1

12/04/2010 07:02 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Sale la tensione tra le due aziende, intervengono Steve Jobs e Kevin Lynch sostenendo le loro tesi sulla clausola che blocca la trasformazione dei software Flash.
Alla vigilia della presentazione delle nuove CS5, che dovrebbero comprendere il software di conversione degli applicativi Flash in versioni compatibili con la piattaforma iPhone, si accende il dibattito sul restrittivo articolo 3.3.1 del nuovo contratto d’uso dell’SDK.

Il blocco delle soluzioni di terze parti da parte di Apple è stato subito scoperto da John Gruber, che in seguito ha aggiunto ulteriori considerazioni sull’argomento.

Queste sono evidentemente piaciute a Steve Jobs, se ha ritenuto opportuno scrivere (autenticità non provata) a Greg Slepak di Tao Effect: “crediamo che il post di John Gruber abbia colto nel segno e non sembra negativo […] è già successo, se lasciamo creare livelli intermedi nasceranno applicazioni mutilate, che ostacolano il progresso della piattaforma”.

Gruber sintetizzava così la situazione: Apple mantiene il completo controllo, Adobe ha perso un sacco di tempo con una soluzione meta-piattaforme mobile, per gli sviluppatori web non cambia nulla, per gli sviluppatori iPhone non cambia nulla e per gli sviluppatori C# bisogna che si convertano ad Xcode se vogliono programmare per iPhone. Infine per gli utenti viene assicurata la qualità più alta dei software.

Apple punta unicamente allo sviluppo con i seguenti metodi: Objective-C, C e C++. Se uno sviluppatore pensava di programmare una volta e trasformare il risultato per più piattaforme mobile (per esempio Android, BlackBerry, webOS, Windows Phone ed altri, oltre ad iPhone) si sbaglia di grosso. A Cupertino non si vuole dare questo vantaggio agli altri. Un sistema certamente protettivo per Apple, anche se non necessariamente il più aperto alla concorrenza, in perfetto Apple style.

Arriva poi Kevin Lynch, CTO di Adobe, a confermare che “sarà rilasciata la soluzione di compatibilità in CS5, toccherà poi ad Apple decidere se permetterne o no l’uso, visto che hanno cambiato le regole”. Non è solo coinvolto Flash Professional CS5 di Adobe ma anche Unity e Titanium.



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