Black Hat 2011, la minaccia per i Mac passa dalle batterie

25/07/2011 23:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L’evento degli hacker più importanti rivelerà un problema decisamente inatteso per la sicurezza dei laptop di Apple.
Tra pochi giorni aprirà a Las Vegas il Black Hat 2011, la conferenza degli esperti di sicurezza informatica.

Charlie Miller, guru del settore ed uno di quelli che ha scoperto negli ultimi anni molte vulnerabilità dei prodotti Apple, si appresta a dimostrare che la nuova minaccia per i possessori di un Mac (portatile) arriva dalle batterie.

Con il sistema del reverse engineering le “smart battery” di Apple non si sono rivelate poi tanto furbe (non a caso Apple aveva rilasciato un nuovo firmware nel 2009): i controller sono riprogrammabili e Miller, come tanti altri, potrebbe violare i dati contenuti nel MacBook/MacBook Air/MacBook Pro a piacimento. Il consulente di Accuvant e già vincitore della competizione Pwn2Own, spiegherà nel dettaglio il problema direttamente a Las Vegas. Come è solito fare Miller, Apple è già stata avvisata.

Pare che nessuno abbia pensato alle batterie come backdoor della sicurezza dei computer. Con l’utility Caulkgun, prodotta da Miller, gli utenti potranno sostituire la password della batteria per stare più al sicuro.

Un paio d’anni fa si erano rivelate pericolose per la sicurezza del Mac, addirittura le tastiere.

Secondo gli esperti di Sophos, con questa tecnica l’hacker è in grado di accedere anche all’intera scheda logica, alla scheda wireless, alla scheda di rete, alla scheda grafica, al modem 3G, all’hard disk e quant’altro. Un problema che è vivo anche nei PC.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac