AT&T proibisce il VoIP sull’iPhone?

16/07/2007 17:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il contratto del carrier statunitense cela alcune sorprese. Molti facevano affidamento ad una versione di Skype o altri SIP per svincolarsi dai costi telefonici.

Il contratto del carrier statunitense cela alcune sorprese. Molti
facevano affidamento ad una versione di Skype o altri SIP per
svincolarsi dai costi telefonici.
 
Nell'attesa di conoscere quali saranno i carrier europei per l'iPhone (ammesso e non concesso che l'Italia sia considerata prioritaria tra le nazioni con più cellulari), si parla ancora di AT&T, la telecom USA scelta da Apple.

Leggiamo su New Networks Institute, un sito dedicato alla critica feroce delle compagnie telefoniche USA, che il contratto di servizio dell'iPhone riserverebbero alcune sorprese.

E' necessario premettere che, evidentemente, alcune clausole relative ai contratti dell'iPhone non sono pubbliche, visto che il contratto generale pubblicato online da AT&T non accenna ai dettagli (non poi insignificanti) che andiamo a chiarire.

Qualche settimana fa ci ponevamo il problema di un'applicazione di telefonia su rete Internet per l'iPhone, con sistemi SIP o proprietari tipo Skype. Se qualcuno riuscisse a sviluppare un sistema comodo e ben funzionante anche per l'iPhone questo potrebbe "legalmente" funzionare?

Pare di no.

Skype, Vonage o altri servizi di VoIP sarebbero "proibiti" sull'iPhone.

E' bene soppesare adeguatamente la veridicità di una affermazione del genere visto che l'articolo indica anche l'impossibilità del supporto di allegati nei messaggi di posta elettronica, il che sappiamo essere falso. Con l'iPhone si possono spedire e ricevere immagini oltre che leggere file PDF, Word o Excel ricevuti proprio via email.

Todd Smith, portavoce di AT&T, ha confermato a setteB.IT che le regole generali per tutti i contratti telefonici valgono anche per l'iPhone di Apple.

AT&T applica regolarmente la quarantena delle telefonate estere per tre mesi finché non verifica, nonostante i pagamenti siano assicurati da carte di credito, che il cliente privato "non enterprise" sia un buon pagatore. Alcune eccezioni vengono applicate, previa verifica dell'identità dell'utenza.



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