AT&T: decide Apple. Apple: no VoIP e TV sul 3G di AT&T

21/08/2009 23:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il carrier telefonico ha dato la sua versione dei fatti sulla possibile esclusione di applicazioni come Google Voice da App Store. 40 tester di Apple valutano 8.500 software alla settimana. Ci sono divieti al VoIP e TV su rete 3G di AT&T. Aggiornato.
Per oggi le parti dovevano essere ascoltate dalla FCC riguardo al caso di alcuni software VoIP bloccati dall'arrivare agli utenti degli iPhone attraverso App Store.

Si comincia con AT&T che, a quanto rivela l'agenzia Reuters, si sarebbe tirata fuori al 100% dalle responsabilità. Jim Cicconi di AT&T avrebbe dichiarato inequivocabilmente che la sua azienda "non ha alcun ruolo nelle decisioni per non approvare i software dell'App Store".

"Apple non ci ha mai chiesto un opinione a riguardo" conclude l'avvocato del carrier telefonico che ha l'esclusiva dell'iPhone in USA.

Se non è un tradimento bello e buono e la colpa è veramente tutta di Apple (di cui non sono ancora arrivati riflessi della dichiarazione alla FCC), l'azienda di Cupertino potrebbe sostenere che le attività in background non sono attive nello smartphone di sua produzione e che, quindi, Google Voice ed altri similari non possono funzionare in modo completo.

Aggiornamento del 21/08/2009: anche Apple ha risposto alla FCC ed ha pubblicato tutta la discussione sul suo sito. Ecco le parti più significative: Apple rigetta la pornografia, salvaguarda i minori con le restrizioni ed impedisce alle applicazioni di rendere cattiva l'esperienza degli utenti sull'iPhone. I software con bug sono il motivo principale dei rigetti. Apple aiuta gli sviluppatori con suggerimenti migliorativi, il 95% dei software viene approvato in due settimane. Questo è un lavoro complesso e nuovo, a volte è possibile sbagliarsi ma Apple vuole migliorare. Al contrario di quanto scritto Apple non ha rifiutato "Google Voice", il software è ancora allo studio perché altera l'esperienza dell'utente con l'iPhone usando un'interfaccia alternativa per telefonate e messaggi. L'uso dei server di Google per i contatti non ci assicura la correttezza dell'uso che se ne farà. I software coinvolti con questi problemi sono "GV Dialer"/"GV Dialer Lite", "VoiceCentral" e "GV Mobile"/"GV Mobile Free" (citati qui). Apple continua a studiare la situazione. Anche Google può inviare un software. Apple non ha consultato AT&T per Google Voice, in questo caso non esistono clausole contrattuali che obbligano Apple a sentire il parere di AT&T. Solo Apple decide le approvazioni. Apple deve però ottenere da AT&T l'okay per le sessioni VoIP sulla sua rete cellulare. I termini d'uso di AT&T impediscono di far transitare un segnale televisivo nell'iPhone passando per la rete cellulare, al fine di non congestionare il network. Per questi motivi "Skype", "Nimbuzz" ed "iCall" operano solo sul Wi-Fi. In questo periodo Apple ha rifiutato alcune applicazioni per il loro cattivo funzionamento, per problemi di privacy, per salvaguardare i minori ed in generale se le applicazioni degradano l'uso dello smartphone. Se i software tornano corretti vengono approvati. "Twittelator" è stato riparato ed approvato, "iLoveWiFi!" usava API non documentate e non è stato corretto, "SlingPlayer Mobile" adesso che opera solo sul Wi-Fi è stato approvato e "Lingerie Fantasy Video (Lite)" usava contenuti inappropriati ma dopo la correzione è andato online con restrizione 17+. Nei software non si devono usare testi/immagini/fotografie/suoni osceni o diffamatori e non devono essere contenuti codici maligni che danneggino software/hardware/dati/reti. 40 esperti valutano i software con complessi test, quando ci sono problemi con un'applicazione Apple suggerisce i correttivi allo sviluppatore, il quale può contattare Cupertino per ulteriori dettagli (secondo quanto riferito non sarebbe proprio così). Apple al momento riceve 8.500 nuove applicazioni alla settimana ed il 20% non è approvato al "primo colpo", Apple in oltre un anno ne ha valutate 200.000.

Aggiornamento del 21/08/2009: successivamente anche AT&T ha pubblicato la sua deposizione alla FCC. Il carrier suggerisce di usare "Google Voice" dal browser perché "non c'è bisogno di un software da prelevare da App Store".

Aggiornamento del 21/08/2009: Google scrive che il modo migliore di usare "Google Voice" è con un'applicazione e non dal browser. Solo l'1% dei software per Android è stato eliminato da Android Market, che comunque non è l'unico canale di distribuzione delle applicazioni. Alla domanda sul perché del rigetto di "Google Voice" c'è un omissis totale, motivato dai segreti industriali, che impedisce di conoscere cosa è stato scritto.



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