A Mossberg il MacBook piace, il MacBook Pro meno

27/10/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il decano dei giornalisti tecnologici ha potuto provare i due nuovi nati tra i laptop di Apple e il suo "pesante" giudizio non potrà che essere tenuto in seria considerazione a Cupertino, oltre che dai lettori. Il MacBook fa un passo avanti, il MacBook Pro uno indietro.

Il decano dei giornalisti tecnologici ha potuto provare i due nuovi nati tra i laptop di Apple e il suo "pesante" giudizio non potrà che essere tenuto in seria considerazione a Cupertino, oltre che dai lettori. Il MacBook fa un passo avanti, il MacBook Pro uno indietro.

Il test approfondito del nuovo MacBook da 13,3" è stato già pubblicato sulle colonne del Wall Street Journal e firmato ovviamente da Walt Mossberg. Il completamente rinnovato laptop "consumer" di Apple è stato promosso a pieni voti da Mossberg: "mi piace molto" ha dichiarato dopo cinque giorni d'utilizzo, sia con il sistema operativo di Apple che con l'emulazione dell'"inferiore" Windows. Le uniche critiche hanno riguardato l'assenza della porta FireWire 400 e di uno slot per le schede di memoria.

05013b_macbookproSe un prodotto tecnologico piace a Mossberg farà felici le aziende che lo producono, vice versa se lui lo boccia è un guaio. Ecco perché è sempre tanto coccolato e tenuto al corrente di ogni novità, prima di tanti altri.

Dopo aver archiviato un successo con il MacBook, il MacBook Pro era l'"esame" che ancora Apple attendeva.

Per l'iniziale giudizio di Mossberg sul MacBook Pro da 15,4" Apple sarà certamente meno contenta: "il computer è sceso a troppi compromessi".
Molte novità introdotte sul MacBook provenivano dal precedente MacBook Pro, per esempio il case in alluminio, la tastiera retro-illuminta, lo schermo LED e la trackpad multi touch. Sul MacBook Pro, secondo il giornalista del WSJ, ci sono riduzioni invece che aggiunte ma il computer è più pesante e più grande, non piace la riduzione della durata della batteria. Il tutto per gli stessi prezzi di prima.

Se è vero che il MacBook Pro è destinato ai consumatori "professionali" è certamente non gradita la sparizione dell'opzione dello schermo opaco, potendo unicamente scegliere quello lucido. Odiato da grafici e fotografi che devono trovare l'angolazione giusta per non essere invasi da riflessi. Certo lo schermo lucido è l'unica scelta anche per il MacBook, ma quello costa meno e non è stato creato per chi ci deve lavorare intensivamente.

"Non ne vale la pena se avete già un MacBook Pro della penultima generazione" è la conclusione di Mossberg.



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