L’iPad secondo l’Informazione italiana, i TG

28/05/2010 23:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Quali informazioni hanno avuto gli italiani che, più stancamente, raccolgono le loro notizie davanti al televisore mentre cenano? Un piccolo riassunto esemplare, con quella intramontabile voglia del trattino.
C’è ancora qualcuno che ritiene i quotidiani, le agenzie stampa ed i telegiornali i migliori mezzi per informarsi, luoghi dove un giornalista il mercoledì scrive della finanziaria, il giovedì della ricetta della mozzarella in carrozza ed il venerdì dell’iPad.

21-08947b_tg2h2030Limitiamo la lista delle approssimazioni lette ed ascoltate a pochi esempi, ma significativi. Come notavamo già questa mattina l’agenzia AdnKronos avvisava i lettori che, alle ore 8, sarebbero stati consegnati nei negozi di Apple gli iPad prenotati, peccato che in Italia le prenotazioni non ci siano mai state, contrariamente agli Stati Uniti. Certo qualcuno sarà rimasto a casa se non aveva una fantomatica prenotazione in tasca.

La cronaca della giornata di oggi è stata invece così raccontata in TV, dai massimi organi dell’informazione ed all’ora di punta per questo rito. Il servizio del TG1 delle ore 20, di Francesco di Mario, si chiede se l’iPad si pronunci “aipad o aiped”. Per non essere da meno il concorrente TG5 delle ore 20, di Simona Branchetti, si chiede se l’iPad si pronunci “aipad o aiped”. Ma per fortuna entrambi scrivono “I-Pad”, giusto per continuare da anni lo stesso errore del trattino inesistente e facendolo nonostante le immagini che vanno in onda in quel momento mostrino la scritta “iPad”.

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Cambiano le cose mezz’ora dopo. Sul secondo canale della RAI, durante il 14esimo servizio del TG2 si vede passare la scritta “iPad” senza trattino. Questo era un servizio sul sorpasso della capitalizzazione di Apple su Microsoft, realizzato da Gerardo Greco, notizia che setteB.IT ha dato mercoledì sera, mezz’ora dopo la chiusura della borsa, perché 2 giorni fa è accaduto per la prima volta e non oggi o ieri.

Invece il 13esimo servizio del TG2 delle 20:30 era dedicato al lancio dell’iPad in Italia, firmato da Gianpiero Scarpati, che ad un certo punto ci sorprende con “può diventare un lettore di DVD portatile”, non prima di aver “venduto” un intervista romana (soffitto basso dell’Apple Store) per milanese (soffitto alto dell’Apple Store). Chissà chi gliela può avere suggerita una cosa tanto bizzarra? Forse Ernesto Assante di Repubblica, che ha avuto il favore di testare in anticipo l’oggetto in questione, definito dalle sue parole “è un lettore di DVD”… quando nemmeno ha la fessura per inserire il disco.

Meno male che in serata interviene l’agenzia ANSA a confondere l’App Store per il negozio romano del centro commerciale ROMAEST, che invece ovviamente si chiama Apple Store. La stessa agenzia era convinta che un iPhone potesse “intercettare telefonate e SMS”, facendo riprendere la notizia a tanti altri che non verificano.

Però non ci sono problemi, costoro continuino ad essere imprecisi, a confondere le idee ed a poter presenziare e godere di privilegi che altri nemmeno cercano. Gli altri, per esempio setteB.IT, si accontenterebbe del diritto di cronaca e senza farlo dalla camera d’albergo con lo champagne in mano, mentre altri scrivono o fanno foto per loro. Ad majora!

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