Scivolone di Google con il Wi-Fi incrociato da Street View

17/05/2010 07:07 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Per errore le automobili di Google che fotografano le strade hanno raccolto dati sensibili dagli hotspot pubblici, ora dovranno essere cancellati ma finora non sono mai stati usati.
Lo ignorava, ma Google negli ultimi 3 anni ha archiviato dati con informazioni sensibili relativi agli hotspot aperti, quelli che le automobili di Street View intercettavano durante i loro percorsi.

Google lo ha scoperto per un caso fortuito, infatti in un errato post del 27 aprile il motore di ricerca di Mountain View dichiarava di non registrare questo tipo di dati, oltre al nome della rete ed indirizzo MAC (solo per i servizi di geo-localizzazione). Solo dopo una richiesta specifica dell’autorità della privacy tedesca Google, venerdì notte, ha dovuto correggersi, spiegando che si è trattato solo di un errore e che quei dati non sono mai strati sfruttati.

Tuttavia se una rete è aperta i dati che transitano su di essa possono essere “sniffati” da chiunque, compresa Google. La privacy è tenuta molto in considerazione, almeno a parole, è già stato deciso che in Europa Google dovrà procedere al rinnovamento delle immagini scattate ogni 6 mesi, ma ci sono alcune nazioni che osteggiano completamente l’idea di fotografare tutte le strade (pur cancellando automaticamente targhe e visi dei passanti… compresi quelli nei cartelloni pubblicitari!).

Quanto al Wi-Fi in Germania daranno la multa a chi gestisce un hotspot aperto e non protetto da password. Per “fortuna” in Italia il decreto Pisanu ha bloccato la creazione di hotspot aperti al pubblico e quindi, quasi tutti, potranno stare tranquilli perché i veicoli di Google non avranno registrato molto dei dati personali degli utenti Wi-Fi italiani.

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