Vende o non vende Palm? Jon Rubinstein resta?

26/04/2010 07:02 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Magazzini pieni di Pre invenduti. In bilico tra la vendita della società e la sensazione che nessuno in realtà la voglia. Fuga di manager ed altri trattenuti con azioni che potrebbero anche non valere più 1 centesimo se le cose precipitassero.
17-08712b_jonrubinsteinpalmpreE’ sempre più incerto il futuro di Palm, dei suoi ingegneri e pure del CEO, ex uomo Apple già in pensione che ha accettato questa sfida.

Alcuni dirigenti come Doug Jeffries, Michael Bell, C. Mitic Kathleem e Jeffrey Zwerner sono stati trattenuti a furia di bonus in stock option da centinaia di migliaia di dollari ma altri, come Michael Abbott (responsabile del software e servizi), se ne sono andati o si preparano a farlo.

Secondo TechCrunch se ne sta per andare Caitlin Spaan, a capo del marketing dei carrier e l’ultima della “vecchia guardia” dell’azienda che ha inventato i palmari.

Sembra che anche Jon Rubinstein (CEO da meno di 11 mesi, illustrato accanto mentre se la ride al lancio del primo smartphone con webOS) possa prendere in considerazione di vuotare il suo cubicolo se le sorti di Palm non cambieranno a breve. La società potrebbe continuare da sola oppure vendere (ammesso che almeno le voci su Lenovo siano reali). L’ex inventore dell’iPod presso Apple potrebbe tornare a riposarsi in un isola esotica, che è poi la direzione che aveva preso lasciando Cupertino 4 anni fa.



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