E finalmente Steve “Mosè” Jobs portò le tavolette

27/01/2010 18:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Dopo tante chiacchiere è l’ora dei fatti. Apple sta per svelare le ultime “creazioni” da San Francisco, seguiamo tutte le novità. La nostra cronaca in diretta.
Che stia per vedere la luce il tablet (comunque si chiami) di Apple è ormai notizia certa.

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Certo il periodo è maturo per un OS 4 dell’iPhone/iPod touch, per la rinnovata coppia di iLife/iWork, per nuovi processori di Intel nei laptop e magari qualche novità la lotta tutta statunitense tra carrier di telefonia cellulare. Stop alle ipotesi e largo alla concretezza.

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Apple, azienda che fattura il 58% fuori dagli Stati Uniti, ci ha provato in tutti i modi a tenere lontana la stampa internazionale, ma non ci arrenderemo nemmeno questa volta grazie ai nostri esclusivi (non gente che fa il doppio lavoro) fidati contatti sul posto informeremo ugualmente i nostri lettori.

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Allo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco è giunta l’ora X, gli invitati sono in fila, le emittenti televisive pronte a spedire sui satelliti le immagini, tra pochi istanti aggiorneremo questo articolo, man mano che Steve Jobs snocciolerà le novità.

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Nella sala c’è come al solito bella musica, un grande schermo ed una poltrona con tavolino per le dimostrazioni. Naturalmente niente Wi-Fi come per tutti gli eventi Apple, giusto per facilitare la vita di chi lavora.

Steve Jobs è sul palco. Tutti in piedi ad applaudire.

“Oggi debutterà un prodotto veramente magico” dice Jobs, ma prima qualche dato: sono stati venduti 250 milioni di iPod dal 2001 ad oggi. Gli Apple Store sono stati visitati da 50 milioni di possibili clienti durante l’ultimo trimestre.

Sono presenti 140.000 software nell’App Store e scaricati oltre 3 miliardi di file (già noto).

Apple è la più grande compagnia di dispositivi mobile al mondo.

Anche Jobs ha pensato a Mosè per introdurre le “tavolette”.

Che metterà Apple  tra un laptop e l’iPhone? Lo spazio è da colmare: qualcosa che ci intrattenga con musica, video, giochi, letture e tutte le attività online.

Si chiamerà iPad! (il punto esclamativo non fa parte del nome, è solo frutto dell’eccitazione)

Le icone sullo schermo (non panoramico) sono le stesse dell’iPhone/iPod touch ma il dock sembra quello del Mac OS X. Naturalmente l’accelerometro consente di usarlo verticalmente oppure orizzontalmente.

Per i video funzionerà anche YouTube in formato HD.

Jobs si è accomodato in poltrona, indicando come l’oggetto si deve usare.

L’iPad è molto sottile ed ha un retro in alluminio.

Al momento nell’angolo in alto a sinistra dell’iPod si legge “iPad” ed accanto c’è l’icona del segnale Wi-Fi. Non si legge alcun nome di un operatore telefonico.

La visualizzazione delle immagini comprende il riconoscimento Places e Faces, tipici di iPhoto.

Ovviamente è compreso iTunes per tutti i contenuti multimediali, l’interfaccia è ancora più essenziale perché le dita delle mani gestiscano tutto con il multi-touch.

Non sembra che per Flash sia questa l’occasione della compatibilità sui dispositivi mobile di Apple.

Si vedono delle mappe, che sembrano quelle di Google, visualizzate nell’iPad.

Ecco le caratteristiche: 1,27 cm di spessore, 0,7 Kg di peso, display IPS – In Plane Switching da 9,7″, processore Apple A4 @ 1 GHz, da 16 a 64 GB di memoria flash, Bluetooth 2.1 e Wi-Fi 802.11n, accelerometro e bussola, la batteria dura 10 ore (vedendo filmati)oppure un mese in stand by. Microfono ed altoparlante sono integrati. Ecologia al massimo anche in questo caso.

I software per iPhone/iPod touch sono compatibili ed è possibile raddoppiare i pixel per quelle applicazioni non fatte per le dimensioni dell’iPad. Per creare software per iPad c’è un nuovo SDK dedicato agli sviluppatori.

Il connettore dock è sul fondo, proprio sotto all’unico tasto “home” come nell’iPhone.

Viene mostrato un nuovo modo di leggere il New York Times, sembra un lettore specifico per questo dispositivo, simile a quanto visto con Skimmer ad inizio dicembre.

Terminala la lunga demo Jobs spiega che con l’applicazione iBooks si potranno leggere i libri elettronici su iPad. Nasce iBookstore per comperarli, partecipano per ora Penguin, HarperCollins, Simon & Schuster, Macmillan ed Hachette. Alcuni erano pronosticati ed altri no.

I titoli principali costano 15 dollari. Il formato scelto (per fortuna) è quell’ePub al quale anche Sony si era convertita.

Apple presenta un pacchetto software come iWork (sempre con Pages, Numbers e Keynote) per iPad. Ognuna costerà 10 dollari.

Alcuni modelli di iPad avranno la connettività 3G: piuttosto cara in USA (quindi cominciamo a piangere nel resto del mondo) con 15 dollari/mese per 250 MB di traffico, oppure 30 dollari/mese per il traffico dati senza limiti su rete AT&T (compresi gli hotspot). Non è quindi previsto alcun traffico telefonico.

Comunque gli iPad sono “sbloccati” ovvero senza obbligo di carrier (in questo caso GSM di AT&T). Gli accordi internazionali saranno annunciati in giugno!

I prezzi in USA degli iPad sono i seguenti: 499 dollari per il modello base da 16 GB! 599 dollari per quello da 32 GB e 699 dollari per il 64 GB. Tutti senza abbonamento 3G ma solo con connettività Wi-Fi. Con abbonamento costano, rispettivamente, 629/729/829 dollari.

L’iPad sarà disponibile in tutto il mondo a fine marzo (60 giorni da oggi). Si tratterà solo della versione con Wi-Fi.

Per chi non si abitua alla tastiera virtuale ce n’è una esterna standard da collegare all’iPad, sostenuto verticalmente. Apple vende anche una custodia, come una copertina di un libro.

Steve Jobs ricorda che 75 milioni di persone sanno usare iPad (se hanno provato iPhone oppure iPod touch).

E’ tutto qui per il keynote di Steve Jobs.



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