La libertà di Internet è in alto mare in Turchia

18/01/2010 18:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Migliaia di siti bloccati per ragioni arbitrarie e poca libertà di stampa per chi tenta di far circolare le informazioni. Intanto da oggi in circolazione torna Ali Ağca.
Proprio mentre l’attentatore del Papa, Ali Ağca, viene liberato, la Turchia è protagonista in negativo per la denuncia dell’OSCE – Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa.

Il paese che vuole da molto tempo entrare nell’Unione Europea mantiene in vigore la Legge 5651 che limita la libertà d’espressione e restringe l’accesso dei cittadini turchi alle informazioni, impedendo di raggiungere 3.700 siti di Internet “per ragioni arbitrarie e politiche”.

Delle 56 nazioni monitorate dall’OSCE la Turchia non spicca per libertà nello studio dei professori Yaman Akdeniz e Kerem Altiparmak.

Nemmeno la pagina su YouTube dell’OSCE è accessibile dalla Turchia. Già nel 2007 era stato interamente bloccato YouTube per due giorni per la presenza di video diffamatori di Mustafa Kemal Atatürk, il fondatore della patria. La Legge 5651 è stata varata proprio in quell’anno.

Come ha recentemente sottolineato RSF – Reporters sans Frontières la libertà di stampa in Turchia ha notevoli problemi.



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