Sasso nello stagno, FCC scrive ad Apple, AT&T e Google

03/08/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L'ente di controllo statunitense vuole sapere cosa succede ai vari divieti non chiariti che stanno piagando il lavoro degli sviluppatori di App Store. Se l'accordo tra il carrier ed il produttore di smartphone sta limitando le possibilità del software.
TechCrunch ha pubblicato tutte e tre le lettere che sono partite dagli uffici della FCC – Federal Communications Commission verso Apple, AT&T e Google.

Gli organismi federali che controllano le comunicazioni si sono insospettiti dal riscontro negativo che si è dato al rifiuto di applicazioni che sfruttano Google Voice sull'iPhone, che in USA, per l'appunto, usano esclusivamente il carrier AT&T.

Poiché Apple si limita ad irritare gli sviluppatori che hanno ricevuto il rifiuto senza spiegare le motivazioni, poiché gli accordi tra Apple ed AT&T sono riservati (ma si suppone che il carrier abbia chiesto di impedire ai clienti di telefonare con tariffe più economiche delle loro) e poiché Google resta silente, è ora di fare chiarezza.

Queste le sei precise domande per Apple:
1) perché sono state rifiutate le applicazioni per iPhone che sfruttano Google Voice? Fate i nomi degli sviluppatori interessati.
2) Apple ha agito autonomamente nella decisione oppure assieme ad AT&T?
3) Che ruolo ha AT&T nell'approvazione dei software per iPhone?
4) Spiegare le differenze tra i software VoIP approvati e quelli che usano Google Voice.
5) Fornire la lista dei software proibiti.
6) Quali standard si usano per le approvazioni e qual è la percentuale dei rifiuti.

Ad AT&T si chiede anche perché alcuni software ci sono su piattaforma BlackBerry (ci sono anche per Android ma in USA il dispositivo è esclusiva di T-Mobile) e non su iPhone.

In modo ufficiale FCC vuole conoscere i retroscena. Le tre aziende hanno tempo fino al 21 agosto per spiegare in modo credibile e, soprattutto, con motivazioni che non infrangano le regole USA, sulla situazione.

Apple dovrà finalmente cambiare idea e darsi regole pubbliche invece che capricci segreti, finora queste non sono mai state scritte in modo chiaro e completo. Caduta una pedina si apriranno autostrade anche per Latitude ed altri.

Il presidente di FCC, Julius Genachowski, ha chiarito che il suo ente deve assicurare la concorrenza, proteggere i consumatori, promuovere l'innovazione e l'investimento.



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