Analisi della musica venduta più cara su iTunes Store

22/06/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Sembrava che l'imposizione della major del prezzo variabile sulle canzoni vendute in iTunes Store avrebbe allontanato gli abituali consumatori di musica. E' così, ma le major guadagnano di più.
Secondo Billboard l'aumento dei prezzi delle canzoni più ricercate su iTunes non ha influenzato molto le vendite.

Dal 7 aprile le canzoni vendute nel negozio multimediale di Apple costano 0,69/0,99/1,29 dollari/euro per richiesta pressante delle major, che hanno voluto seppellire il prezzo unico scelto da Steve Jobs come parametro per il rilancio della vendita dei singoli.

Per esempio l'album "Dark side of the moon" dei Pink Floyd ha le singole canzoni che costano 1,29 dollari (non tutte sono disponibili singolarmente) ma l'album costa sempre 9,99 dollari. Pare che le vendite dei singoli siano effettivamente diminuite dell'11% ma le vendite dell'intero disco rimaste stabili. Complessivamente il fatturato di questo album è aumentato del 12% nel primo mese e mezzo dopo l'aumento.

Le etichette hanno trovato il modo di allontanare il pubblico, ma comunque generare più soldi. Quanto questo sia positivo lo vedremo sulla lunga distanza. Finché le vendite non caleranno del 29% il prezzo di 1,29 dollari compenserà e farà guadagnare di più gli editori.

Se il 7 aprile la top 100 conteneva 33 titoli da 1,29 dollari, l'11 giugno erano 72 su 100 a quel prezzo.

I brani che costano meno come "Maybe tomorrow" dei Jackson 5 continuano a vendere tra 60 e 90 copie a settimana, esattamente come in febbraio e marzo. Addirittura alcuni "scontati" riducono le vendite, è il caso di "If it's magic" di Stevie Wonder. Molto è variabile e sembra complicato dare una regola generale.



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