125 milioni di dollari e per Google Book è via libera

29/10/2008 09:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Gli autori ed editori USA si accordano con Google che potrà continuare a fare scansione ai libri e metterli a disposizione online. Condivisione dei guadagni nel caso di vendita dei testi completi o stampe dalle biblioteche.
Gli autori ed editori di libri avevano fatto causa a Google per l'iniziativa Google Book Search. Da oltre tre anni il motore di ricerca di Mountain View aveva cominciato, in collaborazione con le maggiori biblioteche statunitensi, a mettere a disposizione gratuitamente online i libri più importanti.

05028b_googlebooksPassi per i diritti ormai scaduti da secoli ma su quelli ancora attivi si erano subito attivati gli avvocati delle case editrici.

Ieri Google ha trovato un accordo extra giudiziale sia con Authors Guild che AAP – Association of American Publishers del valore complessivo di 125 milioni di dollari.

Quali saranno gli autori che potranno offrire a Google i testi sarà decisa da una lista che sarà stilata da qui in poi e che ha un budget di 34,5 milioni di dollari. Per ogni libro messo online il proprietario del copyright riceverà non meno di 60 dollari ed eventualmente il 63% del prezzo del libro digitalizzato venduto online o stampato dalle biblioteche. I reclami esistenti saranno subito transati con un minimo di 45 milioni di dollari.

Non solo si amplia la possibilità di leggere libri ma si apre anche in modo deciso l'opportunità degli ebook, i libri digitalizzati sono finora stati una piccola nicchia di mercato che non ha mai preso piede.

L'accordo è con i detentori dei diritti USA e quindi solo con accesso Internet proveniente dagli Stati Uniti sarà possibile leggere parte delle scansioni delle opere autorizzate, nelle librerie USA i testi disponibili saranno completi. Gli editori internazionali saranno mai stati presi in considerazione da Google?

Google Book Search ha già nel database scansioni di 7 milioni di titoli.

Sulla questione dei libri elettronici Steve Jobs ebbe modo di notare che ormai la gente non legge più. Chissà che questa iniziativa non lo smentisca.

Google, ancora prima di vedere legittimata la sua attività sui libri online, nel maggio scorso aveva soffocato un analogo servizio di Microsoft.



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