Jonathan Ive pronto per il dopo Steve Jobs?

10/12/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Qui i capitani d'industria non hanno meno di settant'anni, se nella Silicon Valley qualcuno supera i cinquanta c'è chi si preoccupa d'immaginare la sostituzione. Da Londra è più tifo smodato che altro.
Il Times di Londra, ispirato da Jess McMullin, propone apertamente la candidatura di Jonathan Ive, designer di Apple, quale successore al "re incontrastato" Steve Jobs.

03109b_jobsiveChe tra i due ci sia stima reciproca è noto ed evidente, che il board di Apple abbia mai pensato ad un successore dell'attuale CEO è ignoto e meno ancora sappiamo se sia stato preso in considerazione l'ex progettista di gabinetti alla Ideal Standard, piuttosto che il COO (notoriamente carica di "vice") Tim Cook.

Ricordare il precedente impiego di Ive (prima del 1993) non deve essere frainteso, è pura cronaca. E' chiaro che le capacità di designer del britannico sono apprezzate fin da quando ha incrociato le matite con il suo principale ispiratore ed ispirato principale, Steve Jobs.

Non bastasse, il giudizio sul quasi 41enne designer Jonathan Ive è diffusamente positivo: è stato insignito del National Design Award lo scorso luglio da Laura Bush mentre la Regina d'Inghilterra gli ha appuntato sul bavero l'onorificenza di Commander of the British Empire poco più di un anno fa.

E' chiaro che prima o poi Steve Jobs smetterà di fare questo lavoro, o per giusto desiderio di riposarsi o per inevitabile anzianità. Quello sarà certamente un giorno infausto per Apple e la colpa è anche per tutto il peso che il marketing dell'azienda sta caricando sul personaggio.

Se ogni prodotto di Apple sia "farina del sacco" di Jobs non lo sappiamo, certamente lui contribuisce con il suo genio e la sua visione. Tuttavia ritenere che Apple non possa produrre ottimi computer o quant'altro, senza Jobs, è eccessivo. Ma a rovinare tutto, nel caso di un suo futuro abbandono, è la troppa importanza che tali manovre aziendali stanno posando sulle spalle del co-fondatore di Apple.

Ora tutto questo paga facendo ampliare l'aurea attorno al "guru", domani potrebbe rivoltarsi e creare danni inattesi. Il mercato potrebbe trovarsi smarrito con una Apple senza Steve Jobs.

Tanta salute e successi a Steve Jobs e se ne riparla nel 2025. Sorry.



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