Video spiegano iTunes Match, che però all’inizio sarà solo in USA

30/08/2011 10:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Demo che ci fa venire l’acquolina in bocca, ma che potrà essere soddisfatta inizialmente solo possedendo un account statunitense. Streaming o non streaming? Aggiornato.
Grazie ad IGM – Insanely Great Mac, che evidentemente ha usato le proprie risorse da sviluppatore (in linea teorica sotto embargo), possiamo vedere in pratica come funzionerà iTunes Match, anche sui dispositivi iOS.

Il servizio a pagamento (25 dollari all’anno) si integra nel più grande progetto di iCloud e con il supporto di iOS 5 (atteso per l’autunno), tramite il quale Apple utilizzerà il cloud per sincronizzare i contenuti personali, multimediali e non, su tutti i dispositivi Mac, iPad/iPhone/iPod touch.

Dal WWDC di giugno sappiamo che Apple si è preoccupata di trovare gli accordi con le major e gli studios, per ora, solo in USA. Pazienza, ci toccherà aspettare che qualcosa di analogo accada anche da noi per vedere iTunes Match ed il resto dell’ecosistema anche in Italia.

La tecnologia di riconoscimento dei propri brani, rippati dai propri CD o comperati da canali diversi da iTunes Store, è a carico di Gracenote e vedremo se sarà davvero in grado di aministiare ogni canzone presente nello storage locale, legittima o meno (intendendo anche i bootleg). Sarà difficile, ma sicuramente sarà un bel colpo di spugna per chi possedeva qualche MP3 di provenienza pirata, averli “regolari” e di alta qualità (256 Kbps) sarà una bella soddisfazione.

Con l’icona della nuvoletta, già presente fin da iTunes 10.3, accanto ad ogni titolo avremo la capacità o di ascoltare in streaming (se collegati al web) la traccia oppure di scaricare il file (per risentirla anche quando scollegati dal web). Se ce ne vogliamo liberare non sarà un problema, potremo nuovamente ottenere 1 delle 25.000 canzoni comprese nell’abbonamento annuo, con il semplice tocco dell’icona con la nuvoletta.

Aggiornamento del 30/08/2011: Apple ha voluto spiegare solo al blog tecnologico del Wall Street Journal che quello che appariva essere uno streaming, in realtà, non lo è. In effetti con iTunes Match l’ascolto immediato è frutto solo dell’avvio di un download, sempre e comunque.

Aggiornamento del 30/08/2011: l’ascolto scambiato per streaming non è proprio un download ma un parcheggio nella memoria cache, probabilmente Apple non può usare la parola “streaming” perché non ha firmato contratti per questo tipo di servizio.

Aggiornamento del 31/08/2011: un utente di iPhoneinCanada ha saputo da Eddy Cue, responsabile dei servizi Internet di Apple, che il Canada sarà autorizzato all’uso di iTunes Match a breve distanza dopo gli USA. Di altre nazioni nulla si sa.

35-11686b_itunesmatchusd25



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac