Nel paese di pataccari con farlocchi Apple Store, anzi “stoer”

20/07/2011 22:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Pirateria concessa, brevetti copiati, illegalità diffusa, inquinamento incontrollato, diritti dei lavoratori negati, mercati paralleli e quant’altro. Va bene entrare in Cina perché è un mercato ricco, ma si deve combattere anche con tutto questo. Aggiornato.
Terminate le notizie più serie, passiamo alla “scoperta” di nuovi falsi cinesi.

29-11447b_applestoerGrazie a BirdAbroad (segnalato dal sempre attento ifoAppleStore) possiamo gustarci le immagini dei falsi Apple Store cinesi, così fatti male che (come succede nei messaggi di spam) nemmeno è scritto giusto in inglese “Apple Stoer”. In particolare qui ci troviamo nella sconosciuta (ai più) città di Kunming.

Ad Apple fa comodo espandersi nel ricco territorio cinese, ma deve combattere contro mercati paralleli, in questo regno della contraffazione, dove lavorare per i cinesi significa in molti casi tralasciare le condizioni di lavoro per il profitto.

Non di rado si sono segnalati suicidi (che continuano da Foxconn) tra chi non sopporta massacranti turni di lavoro, in ambienti inadeguati e con trattamenti militari.

In questi negozi hanno tutto fatto in modo verosimile, agli occhi di gente poco attenta: ci sono i tavoli spigolosi, i cartelli sorpassati, le magliette con loghi troppo grossi e le sedute per bambini che non riescono ad essere tonde.

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Le scale a chiocciola fatte con bordi appositamente creati per inciampare, le pubblicità vecchie e taroccate appese ai muri con il Vinavil.

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I reggi iPad in plexiglas sembrano quelli veri, magari comperati dallo stesso fornitore ufficiale di Apple. Passi che i cinesi non sono molto alti, ma quanti tavoli per i bambini ci sono in questo negozio farlocco?

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Chi non ha l’occhio troppo fino potrebbe credere a questi negozi, le insegne ci sono (con tutti i marchi registrati regolarmente violati). Almeno i computer venduti sono quelli veri? Forti dubbi.

Aggiornamento del 25/07/2011: dopo l’emersione della notizia (non prima), le autorità di questa città si sono mossi ed hanno fatto controlli nelle attività commerciali, trovando almeno 5 finti Apple Store, per non parlare di altri marchi in vario modo contraffatto.

Aggiornamento del 25/07/2011: a quanto pare i finti negozi vendevano materiale Apple genuino, tuttavia ad almeno un paio di questi è stata ordinata la chiusura.

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