Foxconn, prime ammissioni su iPod City

27/06/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Straordinari per 80 ore al mese, contrari alle leggi cinesi. E' la prima ammissione di Foxconn sugli abusi verso i lavoratori che assemblano gli iPod, scoperti da un giornale britannico.
Per la legislazione cinese non si possono chedere ai lavoratori oltre 36 ore al mese di straordinari. Foxconn nella "iPod City" forzava gli operai a restare sulle linee per ben 80 ore al mese oltre al normale orario di lavoro.

Si tratta della prima ammissione di Foxconn sulla querelle scatenata da un giornale britannico qualche settimana fa.

Finora il management della potentissima Foxconn avevano negato su tutta la linea e Apple aveva mandato una squadra in Cina ad investigare le reali condizioni di lavoro.

Li Zong, portavoce di Foxconn, ha dichiarato a China CSR che ci sarebbero stati fraintendimenti per la complicata struttura che governa i salari in Cina.

Lo stesso portavoce ha fato sapere che gli "investigatori" di Apple non hanno rilevato alcun problema negli impianti Foxconn. Cupertino tace.



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac