Stasera televoto del TG4: chiudere o no Facebook?

12/10/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I fischi per fiaschi di Emilio Fede, che confonde i suoi problemi con Internet (a lui sconosciuto per sua ammissione) con quelli di un povero ragazzo che si è suicidato nell'indifferenza generale, compresa quella dei suoi "amici" su Facebook. Aggiornato.

I fischi per fiaschi di Emilio Fede, che confonde i suoi problemi con
Internet (a lui sconosciuto per sua ammissione) con quelli di un
povero ragazzo che si è suicidato nell'indifferenza generale, compresa
quella dei suoi "amici" su Facebook. Aggiornato.
 
Tra 12 ore il telegiornale di Rete 4 avvierà un discutibile sondaggio: "Facebook? Sì o no".

07400b_chiuderefacebooktg4Il direttore Emilio Fede lo ha annunciato nell'edizione delle ore 19 di domenica ed ha già anticipato quale sia la sua opinione su questo popolare sito, confondendo forse i suoi problemi personali con quelli generali.
 
L'antefatto è la tragedia di Torre del Greco. Il 15enne boy scout Carlo D'Urzo si è tolto la vita impiccandosi, dopo averlo preannunciato con il messaggio "meno uno, sto arrivando all'aldilà" sul suo profilo di Facebook. Il problema è forse che nessuno dei suoi amici (certo, dei 400 registrati non tutti lo erano veramente) si sia preoccupato di contattarlo e dissuaderlo nei tre giorni intercorsi dal momento dell'annuncio al suicidio, oltre a quello dei genitori che non controllano il proprio figlio minorenne (magari visibilmente a disagio o confuso, come accade a molti adolescenti).
 
Anche se Carlo discolpa tutti con il biglietto d'addio "mamma, papà, amici: non è stata colpa vostra".
 
Invece che fa il TG4? Proporrà appunto, tardivamente (il funerale c'è stato sabato), il sondaggio a votazioni telefoniche.
 
Emilio Fede, presentandolo, ha modo di spiegare che lui scrive con la Lettera 22 e che quindi di Facebook conosce poco, solo quello che gli raccontano.
 
"Facebook senza rigorosi controlli può avere conseguenze drammatiche. Ci sono 5 siti a mio nome. Ho fatto denunce, campa cavallo! Chiudere Facebook? Magari, è la mia opinione personale" ha dichiarato nell'edizione di ieri il 78enne direttore del TG4. Che punto di contatto c'è tra i problemi di clonazione identità/privacy e quello della voglia di annunciare pubblicamente un suicidio, ieri con altri mezzi ed oggi sul web?
 
Insomma il solito terrorismo mosso dalla profonda ignoranza dell'argomento Internet.
 
Giusta l'intervista al tenente colonnello Michele Persiani della Guardia di Finanza, che però spiega correttamente il problema vero e non riesce a dare temi di sostegno alla proposta del TG4: "pericoli tanti, legati soprattutto alla scarsa sicurezza e scarso controllo che si ha sulle informazioni che si immettono e da questi rischi arriva la possibilità di clonare le identità, secondo me il problema più grave è la tutela dell'integrità dei dati personali ed il fatto che questi dati non circolino, sono dati che non verranno quasi mai più cancellati, l'unico controllo che possiamo fare è su noi stessi e questo spinge ad un altro risvolto del problema, la tutela dei minori".
 
Non vendiamo più i coltelli perché c'è gente che se lo infila in pancia. Non vendiamo più le cinture perché c'è gente che s'impicca. Non andiamo più in autostrada perché c'è gente che fa incidenti. E via di questo passo secondo il telegiornale meno seguito tra tutti quelli di RAI e Mediaset.
 
Il servizio successivo nel medesimo TG4 era relativo alle recenti impiccagioni pubbliche in Iran (le ultime di 277 condanne a morte eseguite nel 2009 in quel paese), sfortunatamente in questo caso nessuno di loro ha avuto modo di annunciare la dipartita su Facebook.

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Aggiornamento del 12/10/2009: alle ore 18:45 Emilio Fede ha reso noto il numero al quale si può partecipare. E' il 48488 per gli SMS (0,124 euro per TIM e Wind) o 89494901 per quelli fissi (1 euro per Telecom Italia ed altri).

Aggiornamento del 12/10/2009: il telegiornale è terminato e le (prevedibili) percentuali di voto sono in favore della chiusura di Facebook con il 73% (leggibile anche dai fogli tenuti in mano da Emilio Fede). Naturalmente il totale dei voti espressi non è stato fornito. Pare che il sondaggio prosegua, anche se doveva terminare alle ore 19:30.

Aggiornamento del 14/10/2009: il sondaggio è proseguito per altri due giorni, a sorpresa. La percentuale finale annunciata da Emilio Fede è stata dell'80% per i sì, un plebiscito, magari un po' guidato ma nessuno si sorprenda. Pare che le telefonate siano state 5.000 (erano 4.000 10 minuti prima del termine del telegiornale).

Aggiornamento del 22/10/2009: ora che il ministro Maroni ha preso decisioni è tutto chiaro. C'è un gruppo su Facebook che si chiama "uccidiamo Berlusconi" e quindi a questo si riferiva Emilio Fede. Il direttore coglie l'occasione per dire che il suo sondaggio era arrivato all'83% dei sì (ma non si era chiuso all'80%?). 

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