setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac

18/11/2008 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

Il CEO abbandona dopo 17 mesi, durante la sua sfortunata reggenza è successo di tutto e niente di buono. Un po' colpe e un po' sfortuna. Yang torna nel consiglio d'amministrazione dell'azienda che ha fondato.

Il CEO abbandona dopo 17 mesi, durante la sua sfortunata reggenza è
successo di tutto e niente di buono. Un po' colpe e un po' sfortuna.
Yang torna nel consiglio d'amministrazione dell'azienda che ha fondato.

 

La telenovela di Yahoo! giunge se non ad una conclusione ad un passo fondamentale della sua storia: nella notte si è dimesso dall'incarico di CEO Jerry Yang, il co-fondatore dell'azienda resta nel consiglio d'amministazione.

Non è rimasto un anno e mezzo al timone della sua Yahoo! ma, nel frattempo, i mari dove ha navigato il motore di ricerca di Sunnyvale sono stati molto tempestosi.

Il declino generale dell'economia, l'abbandono della partnership con Google ed il tentativo d'acquisizione da parte di Microsoft (rigettato prima e cercato poi) hanno portato in una crisi profonda l'azienda californiana, che ha licenziato a più riprese per tentare di mettere a posto i conti.

Jerry Yang ha compiuto solo pochi giorni fa 40 anni, non deve aver avuto molta voglia di festeggiare. Si sognerà di notte per molti mesi quando Microsoft aveva offerto 47,5 miliardi di dollari per assorbire una troppo avida Yahoo!, che non ne voleva sapere. La capitalizzazione di borsa attuale di Yahoo! è di 14,7 miliardi di dollari, circa un terzo di quella cifra.

Yahoo! comunica di essersi messa alla ricerca di un nuovo CEO, Jerry Young riassume la generica carica di Chief Yahoo!. Al presidente Roy Bostock il difficile compito di trovare un sostituto che riesca a tenere a galla Yahoo!. I curriculum possono essere spediti a Heidrick & Struggles.

Gli insegnamenti di Steve Jobs non sono serviti a molto.