Membro di Facebook per sempre, secondo Facebook

17/02/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Ora il sito di social networking scelto da 175 milioni di utenti cambia le regole e dichiara di avere il diritto di usare tutti i contenuti anche quando un utente se ne sarà andato.

Ora il sito di social networking scelto da 175 milioni di utenti cambia le regole e dichiara di avere il diritto di usare tutti i contenuti anche quando un utente se ne sarà andato.
 
Ha superato il limite Mark Zuckerberg con una continua minaccia alla privacy verso i 175 milioni di utenti del suo Facebook?

Consumerist ha fatto scoppiare l'ultimo caso, facendo notare il cambio dei termini d'uso del popolare sito di social networking.

Adesso si legge: "you hereby grant Facebook an irrevocable, perpetual, non-exclusive, transferable, fully paid, worldwide license (with the right to sublicense) to use, copy, publish, stream, store, retain, publicly perform or display, transmit, scan, reformat, modify, edit, frame, translate, excerpt, adapt, create derivative works and distribute (through multiple tiers), any User Content you Post on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof subject only to your privacy settings or enable a user to Post, including by offering a Share Link on your website and to use your name, likeness and image for any purpose, including commercial or advertising, each of and on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof". Prima si leggeva lo stesso testo ma con l'aggiunta di: "if you choose to remove your User Content, the license granted above will automatically expire, however (sic) you acknowledge that the Company may retain archived copies of your User Content". Ora questa parte di tutela dell'utente non c'è più.

In soldoni, anche quando un utente decide di uscire con il suo profilo e di portar via tutti i suoi contenuti digitali Facebook si tiene la possibilità legale di servirsene a piacimento. L'ufficio legale di Facebook avvisava il 4 febbraio della novità.

Il fondatore di Facebook si "sbraccia" virtualmente e scrive nel suo blog che: "di quei file non faremo mai un uso che l'utente non desidera […] se cancellassimo tutto sparirebbero anche quelli inviati ad altri contatti, che gradiscono conservarli […] il legalese usato non ci aiuta a farci capire con chiarezza […] prossimamente semplificheremo". Comunque carta canta e il nuovo contratto è piuttosto chiaro.

Amanda Flench ha voluto comparare i termini d'uso dei più scelti siti di condivisione di contenuti digitali (Flickr, LinkedIn, MySpace, Picasa, Twitter e YouTube) e quelli di Facebook risultano decisamente i più arroganti.



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