Clamoroso, Phil Schiller risponde alle accuse di un sito

06/08/2009 21:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001A 40 gradi geleranno le nostre spiagge, gli asini voleranno e pioveranno monete. Chi più ne ha più ne metta. Se Apple ha deciso di cambiare strategia ed aprire un confronto con la stampa, ci sembra incredibile ma, meglio tardi che mai.

A 40 gradi geleranno le nostre spiagge, gli asini voleranno e pioveranno monete. Chi più ne ha più ne metta. Se Apple ha deciso di cambiare strategia ed aprire un confronto con la stampa, ci sembra incredibile ma, meglio tardi che mai.
 
Ci sarebbe da non credere a quello che abbiamo davanti ai nostri occhi, ma pare proprio che sia successo e pure a Daring Fireball.

A trent'anni dal crollo del muro di Berlino a Cupertino hanno deciso di arrotolare i muri di gomma e metterli in magazzino? Oppure si tratta di un caso isolato che ha irritato a tal punto il responsabile del marketing da non poter fare a meno di rispondere alle accuse di censura sui software per App Store.

Martedì il sito di John Gruber si focalizzava su quello che sembrava un'ennesimo rifiuto di un software per iPhone/iPod touch da parte di Apple e, mancando dati certi sulle procedure di approvazioni/motivazioni dei rimbalzi, Daring Fireball si è sentito di includere anche questo caso in un'altra censura.

Con il permesso di Phil Schiller (qui siamo sempre più a bocca aperta, ndr) Daring Fireball pubblica il messaggio email inviato dal responsabile del marketing di Apple. Ecco in sintesi cosa scrive Schiller in merito all'applicazione "Ninjawords":

Dopo aver letto il tuo articolo su Ninjawords ho immediatamente contattato il team dell'App Store per apprendere i fatti. Rigetto le accuse di censura, sia per il fatto del contenuto di un software che per l'inclusione di imprecazioni comuni in un dizionario. Ninjawords ha i contenuti di Wiktionary.org (open source ed in continuo mutamento) e l'applicazione era già stata approvata pur contenendo quelle parole. Il problema è che si sono trovati altri termini scurrili, non inclusi normalmente nel New Oxford American Dictionary incluso nel Mac OS X. Ecco il perché del rifiuto, abbiamo suggerito le variazioni allo sviluppatore. Dopo le correzioni la restrizione all'uso (una volta implementata) è stata fissata a "17+" perché alcuni termini "di strada" erano ancora presenti. In base a quello che ci ha fornito lo sviluppatore abbiamo agito di conseguenza con le restrizioni.

Le conferme arrivano dallo sviluppatore Matchstick Software e tutta la situazione è chiara, l'introduzione delle restrizioni ha causato qualche confusione. Forse si poteva evitare di classificare un dizionario come vietato ai minori (anche perché altri non lo sono), ma è sempre meglio che una censura. Che non c'è stata.

Per noi la notizia è l'apertura di Apple e non tanto il caso specifico. Ci auguriamo che questo sia solo l'inizio e per tutti, non solo per chi scelgono di leggere a Cupertino, considerando il resto del mondo inesistente.

La chiarezza e la democrazia prima o poi trionferanno.



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