Cartellino rosso agli arbitri italiani su Facebook

03/04/2009 20:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Non possono comunicare via email, scrivere su un blog, partecipare a forum e trovare amici con i social network. Questo l'ammonimento dell'AIA a tutti gli iscritti, compresi i ragazzini che un giorno dirigeranno la Serie A.

Non possono comunicare via email, scrivere su un blog, partecipare a
forum e trovare amici con i social network. Questo l'ammonimento
dell'AIA a tutti gli iscritti, compresi i ragazzini che un giorno
dirigeranno la Serie A.
 
Monito agli arbitri italiani che osano raccontare su Internet qualcosa della loro attività e non solo, come qualche milione di italiano fa liberamente da anni.

06074b_aiainternetarbitriIl presidente dell'AIA – Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, ha diramato una circolare a tutti gli associati, nella quale si legge che partecipare a gruppi di discussione, forum, blog o simili (citando nello specifico quello "di ultima generazione" Facebook) è vietato.
 
Le dichiarazioni degli arbitri non devono essere fatte in luogo pubblico e, tanto meno, su Internet, nemmeno tramite posta elettronica.
 
In neretto leggiamo anche che le attività o iniziative contrarie ai due articoli del regolamento verranno segnalate alla Procura Arbitrale per sanzionare gli arbitri che non le rispetteranno.
 
I giovani arbitri ora dovranno decidere se comportarsi come tutti i loro coetanei che comunicano via web oppure diventare grandi arbitri neutrali. Magari non così sicuri del proprio operato in campo, tanto da tenere nel taschino una pistola e mostrarla preventivamente ad imbizzarriti supporter, come recentemente successo in Romania durante la partita Popesti Stefan contro Unirea Dragalina.


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