Acer piglia tutto, anche Packard Bell

31/01/2008 19:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il produttore taiwanese è diventato una matrioska di altri marchi di computer, ormai assorbiti sotto la gestione asiatica, all'attacco di Europa e Stati Uniti.

Il produttore taiwanese è diventato una matrioska di altri marchi di computer, ormai assorbiti sotto la gestione asiatica, all'attacco di Europa e Stati Uniti.
 
Si è conclusa un'altra acquisizione da parte di Acer, quella di Packard Bell.
 
Nonostante concorrenti agguerriti come Lenovo, negli ultimi mesi, la società taiwanese è riuscita a comperare il 90% di Gateway (che aveva comperato eMachines) per 710 milioni di dollari, a sua volta Gateway ha comperato il 75% di Packard Bell, attraverso PB Holdings, per 46 milioni di dollari.
 
La notizia recente è la chiusura definitiva di quest'ultimo passaggio di proprietà ma il tutto era cominciato a fine agosto con il sorpasso di Lenovo sul diritto d'acquisto di Packard Bell.
 
In ottobre si completava invece l'acquisizione di Gateway e controllate da parte della società Galaxy Acquisition, creata da Acer appositamente.
 
Nonostante questo gioco di scatole cinesi, forse di Taipei, la sostanza è che Acer ormai è un gigante della progettazione e produzione di computer tenendo sotto controllo altri tre marchi come eMachines e Gateway che hanno una presenza importante sul mercato USA e Packard Bell consolidata in Europa.
 
Alcuni osservatori ritengono che la mossa di Acer miri più ad impedire l'ingrandimento della concorrente Lenovo piuttosto che a trarre beneficio della presenza europea di Packard Bell.


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