Steve Jobs senza rimborsi durante l’assenza

23/07/2009 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Formalmente il CEO di Apple è rimasto assente per cinque mesi, durante i quali si è curato. Pur avendo mantenuto i contatti con Cupertino per le decisioni più importanti non ha lavorato nel terzo trimestre. Aggiornato.

Formalmente il CEO di Apple è rimasto assente per cinque mesi, durante
i quali si è curato. Pur avendo mantenuto i contatti con Cupertino per
le decisioni più importanti non ha lavorato nel terzo trimestre.
Aggiornato.
 
Dal documento fiscale 10-Q pubblicato da Apple per il terzo trimestre, chiuso il 27 giugno, si apprendono interessanti novità.

Le azioni totali sono aumentate in tre mesi da 892.109.834 a 895.816.758 (+3,7 milioni). Gli impiegati che hanno ricevuto stock option hanno "vestito" le proprie azioni per 98 milioni di dollari nel trimestre (nel precedente erano solo 2 milioni di dollari) portando così il totale per i primi tre quarti dell'anno fiscale a 186 milioni di dollari.

A Steve Jobs (del quale si annuncia anche sul documento fiscale il suo ritorno dopo una pausa per cause mediche) nel trimestre non sono stati dati rimborsi spese. Per tutto l'anno fiscale in corso il CEO di Apple ha avuto solo 4.000 dollari. Nel Q3 del 2008 Steve Jobs aveva ricevuto 102.000 dollari e 682.000 in totale per i primi nove mesi dell'anno. [LEGGERE LA NOTA A FONDO PAGINA]

Si legge nel file inviato alla SEC quanto Tim Cook aveva annunciato a voce durante la conferenza di martedì sera: Apple nel quarto trimestre pagherà un anticipo di 500 milioni di dollari a Toshiba per l'acquisto di memorie NAND. Ricordiamo che un simile pagamento anticipato era stato fatto nel secondo trimestre per l'acquisto di schermi LCD prodotti da LG Display.

Nel terzo trimestre Apple ha investito 19 milioni di dollari nello sviluppo finale di Mac OS X 10.6 Snow Leopard, il totale per quest'anno fiscale sale a 64 milioni di dollari.

Apple si avvantaggia anche di un leggero calo della quota di tasse pagate, nel secondo trimestre era del 30% e nel terzo trimestre del 29%. Inoltre Apple spiega che l'introduzione di una nuova legislazione sulle tasse proposta dal Congresso USA potrebbe diminuire le prospettive di crescita dell'azienda di Cupertino.

L'Europa nel Q3 ha inciso per il 22% delle vendite nette (era al 18% nel Q2). Nel nostro continente sono stati consegnati 626.000 Mac (9%) mentre erano stati 658.000 (5%) nei tre mesi precedenti.

Dai 252 Apple Store aperti fino al secondo trimestre, Apple ne gestisce 258 a tutto il terzo quarto dell'anno fiscale. Gli (equivalenti) degli impiegati nei negozi torna al livello del Q1 con un totale di 15.600, quando nel Q2 erano scesi a 14.000. Gli affitti per i negozi salgono a 1,4 miliardi di dollari su 1,8 miliardi totale pagati, erano di 1,3 miliardi di dollari (sempre su un totale di 1,8 miliardi di dollari) nel secondo trimestre. Gli asset per il settore retail aumentano di 100 milioni di dollari a 1,6 miliardi di dollari.

Per i soli 11 Apple Store definiti di alto profilo Apple ha speso 17 milioni di dollari in marketing (erano 16 milioni di dollari nel trimestre precedente) portando così il totale per i primi tre quarti a 49 milioni di dollari.

Mentre spariscono le pagine intitolate "business conduct – the way we do business worldwide" dal documento del terzo trimestre (forse c'è ancora bisogno), cambia la denominazione che Apple ha dato ai suoi "uomini migliori" sui quali confidare per il futuro dell'azienda: "skilled personnel" nel Q2 e "key personnel" nel Q3.

Aggiornamento: il titolo ed il paragrafo relativo ai rimborsi di Steve Jobs sono stati modificati dopo una correzione arrivata da Apple. Il CEO effettivamente nell'anno fiscale 2009 è stato finora rimborsato solo di 4.000 "miseri" dollari, forse nemmeno sufficienti per pagare il parcheggio del suo jet privato all'aeroporto di Stockton. Chiediamo scusa per l'errore.



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