Dentro al nuovo Mac mini con 5 porte USB

05/03/2009 09:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il piccolo di casa Apple si rivela in questa sequenza fotografica fornita da iFixit, gli specialisti californiani che hanno aperto tutti i prodotti di Cupertino degli ultimi anni. Confronto con le altre generazioni di Mac mini.
Instancabili, gli amici di iFixit, dopo lo “sventramento” dell’ultimo iMac, si sono dedicati al nuovo Mac mini.

05877b_01macminimarzo09Il Mac ultra-compatto, venduto senza display e tastiera/mouse, è il più economico in listino. Apple lo ha rinnovato martedì, facendo lievitare il prezzo inspiegabilmente (perché altrove non è accaduto) di 100 euro.

Di generazioni il Mac mini ne ha viste passare tre senza mutamenti estetici, i modelli che si sono succeduti dal gennaio 2005 ad oggi sono stati sei, i primi due usavano ancora un processore PowerPC G4.

Come si vede dall’immagine sottostante il primo Mac mini offriva una porta modem, due USB, una FireWire 400 e la sola uscita audio, in aggiunta alla Ethernet (ancora 10/100) ed all’uscita video DVI. Il drive ottico era un combo CD-RW/DVD.

Poi il Mac mini ha abbandonato la porta modem ed ha aggiunto due porte USB e l’ingresso audio.

Nell’ultima versione viene sostituita la porta FireWire 400 con FireWire 800 ed aggiunta una USB 2 che porta il totale a cinque. Contrariamente a quello che avevano dichiarato i soliti improvvisati esperti, nel nuovo Mac mini trova realmente spazio la doppia uscita video, ora declinata nelle due versioni Mini-DVI e Mini DisplayPort, funzionanti contemporaneamente. Quest’ultima per collegare i display di Apple che usano esclusivamente il nuovo formato.

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Per aprire il Mac mini bisogna fare un’energica leva sul fondo gommato con una lama sottile e poi scomporre la parte in alluminio da quella in plastica.

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Il confronto tra le tre generazioni prosegue, eccoli aperti senza lo chassis.

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Spiccano nel nuovo modello le tre antenne wireless per il supporto migliore al Wi-Fi 802.11n fornito dal chip Broadcom BCM4312KFBGH. Nel primo Mac mini non ce n’erano.

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Tolte quattro viti (alcune ben celate) parte la scomposizione dei componenti.

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Ora possiamo vedere come si presenta, sopra e sotto, il contenuto del nuovo Mac mini con cinque porte USB.

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Smontato il drive ottico, ormai solo SuperDrive, appare l’hard disk del Mac mini.

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Per accedere all’hard disk, in questo caso un modello HGST da 120 GB facilmente sostituibile (adesso che sapete come arrivarci), bisogna scollegare l’interfaccia e svitare i quattro fermi che lo assicurano allo chassis superiore con ventola.

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Smontare la ventola è semplice, due viti più un cavo (grigio/blu) ed il lavoro è fatto.

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Nella metà inferiore dello chassis interno troviamo l’alloggiamento per le memorie RAM.

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La scheda wireless (AirPort e Bluetooth) si scollega dalla scheda logica principale staccando prima le tre antenne, poi togliendo le relative tre viti e l’interfaccia. Successivamente tocca a due connettori ed una vite per liberare la scheda logica.

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La parte di scheda logica che si può staccare è in questo angolo vicino al grande dissipatore di calore che cela il chip Intel, serve prima una pinza e poi la si può estrarre manualmente.

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Queste sono tutte le parti scomponibili del nuovo Mac mini con cinque porte USB 2.

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Ecco tutte le precedenti fotografie di iFixit pubblicate da setteB.IT: MacBook Pro (novembre 2006), iPod shuffle 2G (novembre 2006), AirPort Extreme (febbraio 2007), Apple TV (marzo 2007), iPhone (luglio 2007) iPod classic (settembre 2007), iPod nano 3G (settembre 2007), iPod touch (settembre 2007), MacBook Air (febbraio 2008), iPhone 3G (luglio 2008), gli iPod nano 4G ed iPod touch 2G (settembre 2008), MacBook 13″ (ottobre 2008), MacBook Pro 15″ (ottobre 2008), MacBook Pro 17″ (febbraio 2009) e iMac 20″ (marzo 2009).



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