Apple tappa la bocca ai rifiutati dall’App Store

23/09/2008 22:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Non solo gli sviluppatori hanno lavorato ad un software che per ignoti motivi non può fare parte del negozio per iPhone ed iPod touch, ma devono anche stare zitti e non lamentarsi pubblicamente.

Non solo gli sviluppatori hanno lavorato ad un software che per ignoti motivi non può fare parte del negozio per iPhone ed iPod touch, ma devono anche stare zitti e non lamentarsi pubblicamente.
 
Ogni rapporto tra programmatore ed Apple doveva restare tutto un segreto, dall'inizio alla fine, ogni discussione in merito all'iPhone Development Porgram non doveva diventare pubblica.

Tuttavia si sono arrabbiati gli sviluppatori che, in base a regole non scritte e definite arbitrarie, si sono visti rigettare da Cupertino le applicazioni da distribuire tramite App Store. Hanno scritto sui loro blog, li hanno intervistati, c'è chi desiderava farsi spiegare quello che nemmeno loro potevano conoscere.

Per ribadire il concetto, quello della segretezza, ora Apple intesta le spiacevoli lettere di rifiuto dei software con "le informazioni contenute in questa comunicazione sono tutelate dall'accordo di non rivelazione". Ce lo racconta Mac Rumors che è venuto in possesso proprio di uno dei messaggi che non dovevano essere diffusi.

Archimede (III secolo a.C.): un corpo immerso in un fluido riceve una spinta contraria di pari intensità.



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