Euro, i due pesi e le due misure di Apple

22/07/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Con l'introduzione dell'App Store Apple ha fatto la cosa giusta stabilendo una quasi esatta parità tra prezzi in dollari ed in euro. Ma non lo ha fatto con la musica di iTunes Store. Perché?
Il valore del dollaro è molto diminuito negli ultimi anni. Oggi 1 dollaro si compera con 0,63 euro e Apple, già durante la primavera, ha cominciato a rivedere i listini nella valuta europea.

Finalmente l'introduzione dell'App Store ha rimesso le cose a posto stabilendo un cambio più vicino alla realtà, tra stessi software venduti sul mercato USA in dollari e quelli per l'Italia/Europa in euro. Ciò che negli Stati Uniti costa 9,99 dollari qui da noi si paga 7,99 euro (benché la parità esatta sarebbe 6,30 euro), tasse comprese.

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Lo schema dei prezzi nelle diverse valute rispecchia esattamente le anticipazioni sull'App Store di una quarantina di giorni fa. Non è il massimo e non potrebbe esserlo mai vista la fluttuazione dei cambi, accontentiamoci.

Ci dobbiamo però accontentare anche della situazione in iTunes Store?

Nel negozio musicale di Apple nulla è cambiato, è stata persa l'occasione dell'introduzione del nuovo negozio di software per iPhone/iPod touch per modificare il fastidioso ricarico che gli europei pagano più degli statunitensi.

Un album si compera su iTunes Store USA per 9,99 dollari (mediamente) e lo stesso su iTunes Store Italia costa 9,99 euro. Ebbene 9,99 euro equivalgono, al cambio più recente, a 15,86 dollari, quasi il 59% in più!

Lo abbiamo verificato con titoli di diversi autori, nella tabella sottostante vi mostriamo album disponibili sia su iTunes Store USA che iTunes Store Italia, la cosa si verifica con tutte le etichette e non c'è differenza nella gran parte dei casi. Succede con UMG – Universal Music Group, con Sony BMG, con WMG – Warner Music Group, con EMI (che vende musica iTunes Plus) e con le indipendenti.

Dovremmo essere anche confortati dalle parole di ieri notte del CFO di Apple, Peter Oppenheimer, che ha dichiarato: "il nostro approccio all'App Store è lo stesso dell'iTunes Store". Invece non è esattamente così per l'azienda che guadagna il 42% del suo fatturato dai mercati internazionali.

Apple vuole continuare a "spennare" i suoi clienti europei vendendo musica ad un costo del 59% maggiore o vorrà applicare prossimamente una più accettabile "parità", come sta correttamente facendo nel neonato App Store?

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