Steve Jobs cede a Greenpeace

02/05/2007 20:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Steve Jobs in persona firma un documento disponibile sul sito di Apple in cui si dichiara che l’azienda s’impegna a diventare sempre più “verde”, non dimenticando di citare che finora l’aspetto ecologico non è stato trascurato. Greenpeace applaude.
Le tante pressioni di Greenpeace hanno colto nel segno e Steve Jobs ha firmato una lunga pagina sul sito di Apple dove dichiara di voler far diventare sempre più ecologica la sua azienda.

Le ultime gocce che hanno fatto “traboccare il vaso” sono state le manifestazioni pacifiche romane e la classifica dei prodotti elettronici pubblicata da Greenpeace.

A pochi giorni dall’incontro con gli azionisti, dove sono state preannunciate mozioni ecologiche da alcuni gruppi, uno Steve Jobs accomodante fa comodo ad una situazione che potrebbe diventare tesa.

Scrive Jobs: “i nostri azionisti si attendono di più da noi, quindi questo è quello che faremo”.

Una dettagliata serie di promesse sulla timeline (nonostante la ritrosia di Cupertino di svelare piani futuri) dei nuovi prodotti è stata stilata.

Mentre Dell, Gateway, HP e Lenovo commercializzano ancora monitor CRT quelli di Apple hanno smesso di essere venduti a metà del 2006. Tipicamente un tubo catodico contiene circa 1,36 Kg. Se nel primo iMac con CRT c’erano 484 grammi di piombo, nella terza generazione di iMac con display LCD c’è solo 1 grammo di piombo.

Nel corso del 2007 Apple introdurrà display con illuminazione LED, poi arriveranno gli schermi dei display privi di arsenico. Entro la fine del 2008 l’arsenico sparirà completamente dai display di Apple. Con il passaggio dai display LCD a quelli LED sarà ridotto o eliminato il mercurio.

Da Apple sparirà l’uso del PVC e del BFR entro il 2008.

Entro la fine del 2007 il livello di prodotti Apple riciclati in tutto il mondo passerà dall’attuale 82% al 93%. Nel 2006 Apple ha riciclato circa 370 tonnellate di “immondizia elettronica”, il 9,5% del peso di tutti i prodotti Apple venduti sette anni prima. La percentuale salirà al 13% nel 2007 e al 20% nel 2008. Entro il 2010 ricicleremo il 30% dei prodotti venduti sette anni prima, ovvero circa 540 tonnellate.

Riguardo all’iPod il CEO di Apple ricorda che gli Apple Store negli Stati Uniti scontano del 10% il prezzo di un nuovo iPod quando si porta quello vecchio. Durante l’estate tutti gli Apple Store mondiali faranno lo stesso. Ai clienti che ci restituiranno il vecchio iPod noi pagheremo la spedizione, in tutti gli Stati Uniti, anche se non ne compreranno uno nuovo.

Tutto l'”e-waste” raccolto in nord America è trattato negli Stati Uniti e non viene spedito all’estero.

La concorrenza non avrebbe fatto meglio di Apple, solo che, sintetizzando le parole di Apple, avrebbero “venduto meglio” solo le buone intenzioni future.

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Steve Jobs vuole tenere aggiornati i clienti, gli azionisti, gli impiegati e gli attivisti ecologici sui progressi che Apple farà in questo campo. Seguiranno periodici aggiornamenti sulla situazione, non meno di una volta all’anno, in questo periodo.

“Sarete orgogliosi di una vedere diventare Apple sempre più ‘verde'” scrive il CEO di Apple, dopo essersi scusato per non aver prima condiviso all’esterno le intenzioni, che ora Apple metterà in pratica.
Se è vero che altri produttori, pur non avendo fatto molto per migliorare la propria “situazione ecologica”, sono saliti nelle classifiche di Greenpeace solo grazie a promesse, qui da parte di Apple ce ne sono molte.

Dall’istituzione ecologica ecco la prima dichiarazione: “Ci rallegriamo! Steve ha deciso di trasformare Apple in un’azienda più ‘verde’, che è quello che gli utenti Mac di tutto il mondo chiedevano”.


Greenpeace
apprezza le “genuine” dichiarazioni di eliminazione delle sostanze più tossiche e aspetta di vedere i prodotti attuali migliorati, attendendo di vedere quelli nuovi. “Non è tutto quello che avevamo chiesto e non c’è lo stesso trattamento in tutto il mondo, ma è molto più di quanto hanno promesso di fare altri (in particolare Dell)”.



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